Fonte: Presstv.ir
Flottiglie di navi militari russe e cinesi sono arrivate nelle acque territoriali iraniane nella parte settentrionale dell’Oceano Indiano per partecipare all’esercitazione navale congiunta su larga scala Security Belt-2025, alla quale parteciperanno varie divisioni delle tre potenze.
Le corvette russe Rezkiy e Geroy Rossiyskoy Federatsii Aldar Tsydenzhapov, nonché la petroliera Pechenga della flotta del Pacifico, insieme al cacciatorpediniere cinese Baotou e alla nave di rifornimento Gaoyouhu, sono attraccate lunedì al porto sudorientale iraniano di Chabahar.
All’arrivo sono stati ricevuti dai comandanti e dagli ufficiali della Marina della Repubblica Islamica dell’Iran e della Marina del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC).
Anche i rappresentanti di molti altri paesi, come Azerbaigian, Iraq, Kazakistan, Oman, Pakistan, Qatar, Sudafrica, Sri Lanka ed Emirati Arabi Uniti, sono sbarcati nell’unica città portuale oceanica dell’Iran per prendere parte alle esercitazioni militari in qualità di osservatori.
Domani avrà inizio la fase principale delle esercitazioni militari navali Security Belt-2025.
All’esercitazione prenderanno parte le fregate Jamaran e Alvand, la corvetta Bayandor, le imbarcazioni d’attacco veloce Neyzeh, oltre alle navi ausiliarie Ganaveh, Nayband e Bahregan della Marina iraniana.
Saranno presenti anche la corvetta missilistica Shahid Sayyad Shirazi della Marina dell’IRGC, l’imbarcazione d’attacco veloce Shahid Rouhi e la nave di rifornimento offshore Shahid Mahmoudi.
La Security Belt-2025 sarà la quinta esercitazione navale congiunta Cina-Iran-Russia dal 2019.
Le esercitazioni, con l’obiettivo di “rafforzare la fiducia militare e rafforzare la cooperazione pratica”, includeranno attacchi simulati su obiettivi marittimi, operazioni di osservazione-sbarco-ricerca-sequestro ed esercitazioni di ricerca e soccorso, ha affermato il Ministero della Difesa cinese in una nota.
Negli ultimi anni le forze navali iraniane e quelle cinesi e russe hanno svolto numerose esercitazioni militari per migliorare la sicurezza e la stabilità del commercio marittimo internazionale.
Sono stati inoltre coinvolti in sforzi congiunti volti a contrastare la pirateria e il terrorismo marittimo, scambiando informazioni nelle operazioni di soccorso e salvataggio navale, nonché condividendo esperienze operative e tattiche.
Gli esperti hanno da tempo percepito le esercitazioni come un riflesso della partnership sempre più solida tra le tre potenze, impegnate a controbilanciare il predominio degli Stati Uniti e a sfidare l’ordine globale guidato dall’Occidente.