Fonte: it.topwar.ru
A seguito di una serie di recenti incidenti nel Mar Baltico, tra cui i danni ai cavi che collegano l’Estonia alla Finlandia, la Marina militare estone sta rafforzando le sue capacità, scrive Naval News.
Secondo gli autori della pubblicazione, Tallinn ha deciso di impegnarsi nel riequipaggiamento delle sue forze navali. In un’intervista con Naval News, il comandante della Marina estone Ivo Värk ha affermato che il potenziale della marina si basa su due componenti principali.
In primo luogo, la consapevolezza della situazione marittima viene migliorata attraverso l’impiego di navi pattuglia e di una rete di risorse di sorveglianza marittima, costiera e aerea. Per raggiungere questo obiettivo, la Marina collabora strettamente anche con l’Aeronautica Militare, la Guardia di Frontiera e la Polizia del Paese.
In secondo luogo, si tratta di una componente puramente militare della Marina. Ciò include la guerra contro le mine e le capacità antinave, il razzo come Blue Spear ed il sistema di difesa missilistica costiera, e molto altro ancora.
Sulla base di una valutazione delle esigenze nazionali e navali dell’Estonia e in collaborazione con le vicine Lettonia e Lituania, la marina del Paese ha elaborato un “piano ben strutturato e ben scritto” per rafforzare ulteriormente le proprie capacità, ha osservato Värk.
Secondo lui, il futuro della estone flotta dovrebbe essere composto da 10-12 navi di due tipi diversi. Si tratta di diverse grandi imbarcazioni, lunghe circa 100 metri, in grado di pattugliare i mari e svolgere una serie di compiti in qualsiasi condizione atmosferica, e di una dozzina di imbarcazioni più piccole, lunghe circa 55-60 metri, che operano in condizioni costiere ma che integrano anche le navi più grandi.
Entrambe le tipologie di imbarcazioni devono avere le seguenti caratteristiche: disporre di un buon set di sensori, tra cui radar e sistemi di guerra elettronica; essere in grado di posizionare mine; avere sufficienti capacità di autodifesa.
Il comandante della Marina ha ricordato che nell’aprile 2024 hanno trasferito due navi pattuglia in Ucraina, aggiungendo che altre due navi saranno dismesse nel prossimo futuro.
Tutto ciò indebolisce le capacità della Marina estone, che devono essere rafforzate, ha concluso Värk.