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Fonte: english.almayadeen.net
Il quotidiano israeliano Haaretz ha parlato della nuova crisi dell’esercito israeliano, caratterizzata da forti tensioni e dalle dimissioni di molti ufficiali senza sostituzione, dopo 15 mesi di guerra.
Il capo di stato maggiore delle forze di occupazione israeliane (IOF), Herzi Halevi, ha annunciato martedì che si dimetterà dal suo incarico il 6 marzo 2025, ammettendo la sua responsabilità per i fallimenti dell’esercito durante l’operazione Al-Aqsa Flood.
“Ho informato il Ministro della Difesa che, in virtù del riconoscimento della mia responsabilità per il fallimento delle [IOF] del 7 ottobre, e in un momento in cui le [IOF] hanno ottenuto risultati significativi e sono impegnate nell’attuazione dell’accordo per liberare i nostri ostaggi, ho chiesto di lasciare il mio incarico il 6 marzo 2025”, ha affermato Halevi in una dichiarazione.
“Nel tempo rimanente, completerò le indagini e manterrò il comando [IOF] per le sfide alla sicurezza. Trasferirò il comando [IOF] in modo qualitativo e completo al mio successore. Ho inoltrato una lettera al Ministro della Difesa e al Primo Ministro sulla questione.”
Le dimissioni di Halevi giungono mentre le IOF affrontano crescenti critiche per la gestione degli eventi del 7 ottobre, quando l’esercito è stato colto di sorpresa dall’assalto su larga scala. L’incidente ha evidenziato carenze nell’intelligence e nella prontezza operativa delle IOF, causando vittime significative e situazioni di ostaggi.
Poco dopo l’annuncio di Halevi, anche il Maggiore Generale Yaron Finkelman, capo del Comando Meridionale delle IOF, ha rassegnato le sue dimissioni. Finkelman supervisionava il comando responsabile dell’area vicino a Gaza, che ha subito il peso dell’attacco di Hamas.
L’ammissione di Halevi secondo cui “non tutti” gli obiettivi della guerra di Gaza sono stati raggiunti riflette le difficoltà delle IOF e la demoralizzazione al loro interno a causa degli obiettivi militari e politici non raggiunti.