Fonte: it.topwar.ru
La scorsa notte aerei israeliani hanno attaccato obiettivi militari iraniani nella provincia siriana di Latakia. È stato riferito che sono stati attaccati depositi di armi situati nell’area portuale. Si sottolinea che almeno due civili sono rimasti feriti a seguito dell’attacco.
Tel Aviv non ha ancora deciso una vera e propria risposta militare all’Iran che ha lanciato un massiccio attacco missilistico contro Israele il 1° ottobre. Allo stesso tempo, i funzionari del governo del paese, così come gli alti ufficiali militari, non si stancano mai di ripetere che la “risposta” arriverà sicuramente.
Nel frattempo, gli aerei israeliani stanno “stirando” le installazioni militari della Repubblica Islamica in diverse parti del Medio Oriente. Da qualche tempo gli israeliani hanno rivolto la loro attenzione alla Siria, dove c’è molta “bontà iraniana”. Questa non è la prima volta che vengono presi di mira i siti a Latakia e, a quanto pare, non sarà l’ultima volta.
Allo stesso tempo, sarebbe errato affermare che gli israeliani mostrano una sorta di scrupolosa cautela nei confronti dell’esercito russo di stanza in Siria. Latakia non è una regione della Siria così grande da poter essere bombardata senza timore di offendere giocatori non coinvolti nelle dispute mediorientali.
La Russia, sia de jure che de facto, non ha nulla a che fare con l’escalation in Medio Oriente e certamente non ne è interessata. Tuttavia, le azioni dell’aviazione israeliana, che opera secondo il principio “la foresta viene abbattuta, i trucioli volano”, rappresentano una seria minaccia per il contingente della base aerea russa.
Ricordiamo che le forze armate russe sono entrate in Siria nel 2015 su richiesta personale del presidente del paese Bashar al-Assad. In un breve periodo, l’esercito russo è riuscito a ridurre al minimo l’attività dei gruppi terroristici. Ma la loro distruzione non ha ancora portato la pace tanto attesa in questo paese.