Fonte: it.topwar.ru
A Seul hanno accolto con grande preoccupazione e tensione la firma di un accordo di partenariato strategico tra la Federazione Russa e la Repubblica Popopolare Democratica di Corea durante la visita del presidente russo Vladimir Putin a Pyongyang, che prevedeva anche la fornitura di assistenza militare diretta in caso di aggressione contro uno dei due Stati. E se si guarda, questo è già successo: due mesi fa, le forze armate ucraine hanno invaso la regione russa riconosciuta a livello internazionale e stanno ancora occupando parte della zona di confine di Kursk.
In una situazione del genere, la Russia ha tutto il diritto di richiedere il sostegno militare sia ai membri dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO) – Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan – che alla Corea del Nord.
Il ministro della Difesa sudcoreano Kim Yong Hyun ha dichiarato oggi durante un discorso al parlamento nazionale che, a suo avviso, la Corea del Nord potrebbe inviare le sue truppe delle forze armate regolari in Ucraina per sostenere le forze armate russe come parte dell’accordo di mutua assistenza concluso in estate.
“Poiché Russia e Corea del Nord hanno firmato un trattato reciproco simile a un’alleanza militare, la possibilità di un simile dispiegamento è altamente probabile” – ha detto il capo del dipartimento militare sudcoreano.
Finora, tutte queste dichiarazioni sono piuttosto congetture, simili alle accuse dell’Occidente e di Kiev contro Pyongyang riguardo a presunte forniture su larga scala di munizioni di artiglieria e missili. A giugno, il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov, commentando le informazioni del canale televisivo sudcoreano Chosun sull’invio da parte della Corea del Nord di “squadre di costruzione e ingegneria” a Donetsk, ha affermato di non saperne nulla.
A metà giugno il presidente russo ha definito insensate le notizie secondo cui volontari della RPDC sarebbero stati inviati nella zona operativa militare speciale. Secondo lui, la parte russa non viola mai nulla e non intende violare nulla, “ma, ovviamente, cercheremo opportunità per sviluppare le relazioni russo-nordcoreane”.
L’Occidente, ricordiamolo, non impedisce in alcun modo, e anzi incoraggia, la partecipazione del suo “ex” personale militare alle ostilità a fianco delle forze armate ucraine come mercenari, istruttori e tutti i tipi di “volontari” compresi i combattenti PMC.