Fonte: militarywatchmagazine.com
Nuove riprese dalla regione russa di Kursk hanno confermato la distruzione di un ulteriore carro armato da combattimento M1A1 Abrams schierato dall’esercito ucraino.
L’ultima perdita porta le perdite totali di carri armati M1A1 Abrams in Ucraina a quasi 20, su soli 31 veicoli consegnati, con tutte le perdite avvenute negli ultimi sei mesi.
Con rapporti non confermati che indicano che l’Abrams è stato distrutto utilizzando un sistema missilistico anticarro portatile, probabilmente un Kornet , a differenza della distruzione degli altri carri Abramas ottenute tramite attacchi di droni o artiglieria guidata di precisione.
Le interviste rilasciate dai media occidentali al personale ucraino hanno evidenziato la loro insoddisfazione per le prestazioni dell’Abrams, citando sia problemi tecnici, tra cui la vulnerabilità dei componenti elettronici alla condensa, sia la loro vulnerabilità al fuoco russo.
Mentre i carri armati Abrams erano stati precedentemente schierati principalmente nei pressi di Avdiivka, una città chiave del Donbass che a febbraio è stata abbandonata dalle forze ucraine dopo aver subito perdite estreme, l’ultima distruzione nella regione russa di Kursk è stata la prima in assoluto a verificarsi nella zona. Mentre non è ancora chiaro quanti carri armati Abrams siano stati schierati per supportare l’ offensiva ucraina nel territorio, iniziata il 6 agosto, l’operazione è stata guidata dalle classi di carri armati più performanti in possesso dall’Ucraina, tra cui T-80, Challenger 2 e Leopard.
Mentre ci si aspetta che l’Ucraina veda i carri armati Leopard distrutti sostituiti da tutta Europa, in particolare dalla Spagna, ci sono state poche indicazioni che gli Stati Uniti potrebbero effettuare ulteriori consegne di carri armati Abrams.
Era stato precedentemente valutato già nel 2022 che gli Stati Uniti avrebbero cercato di evitare di impegnarsi a consegnare carri armati Abrams all’Ucraina e avrebbero preso misure per impedirne lo spiegamento in prima linea, soprattutto per garantire che la reputazione del veicolo non fosse offuscata da significative perdite in combattimento.
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