Fonte: Presstv.ir
La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno avviato estese esercitazioni di guerra, descritte dagli alleati come difensive, ma denunciate dalla Corea del Nord come un mezzo per simulare “atti di aggressione”.
Le esercitazioni dell’Ulchi Freedom Shield sono iniziate oggie dureranno fino al 29 agosto.
Prevedono più di 40 tipi di esercitazioni sul campo, tra cui esercitazioni con fuoco vero, oltre a simulazioni di guerra al computer.
Secondo i capi di stato maggiore congiunti della Corea del Sud, alle manovre prendono parte circa 19.000 militari nordcoreani.
Gli Stati Uniti hanno taciuto informazioni sulla portata della partecipazione dell’esercito americano alle esercitazioni e se Washington avrebbe schierato i propri mezzi strategici durante le stesse.
Tuttavia, nei mesi chehanno preceduto le esercitazioni belliche, gli Stati Uniti hanno incrementato l’impiego di bombardieri a lungo raggio, sottomarini e gruppi d’attacco di portaerei nella regione per addestrarsi con le forze armate sudcoreane e giapponesi.
Gli alleati hanno affermato che il programma di quest’anno era incentrato sul potenziamento della loro prontezza contro le presunte minacce poste contro di loro dal Nord. Hanno affermato che Pyongyang potrebbe iniziare a prenderli di mira con attacchi missilistici, attacchi informatici e operazioni di jamming GPS.
In precedenza, tuttavia, il ministero degli Esteri della Corea del Nord aveva rilasciato una dichiarazione, definendo le esercitazioni “esercitazioni di guerra provocatorie per l’aggressione”.
Ha affermato che era fondamentale “mantenere costantemente l’equilibrio di potere per prevenire una guerra accumulando la massima deterrenza”.
Il programma di armi nucleari di Pyongyang era quindi giustificato in tale contesto, ha aggiunto il ministero.
Sempre oggiì, gli attivisti contro la guerra si sono radunati davanti all’ufficio presidenziale della Corea del Sud per condannare le esercitazioni congiunte.
Gli attivisti, che appartengono alla coalizione Solidarietà per la pace e la riunificazione della Corea, hanno affermato che le esercitazioni non faranno altro che aumentare le tensioni nella penisola coreana e, per estensione, nella regione del Nord-est asiatico.