Fonte: the cradle – thecradle.co
Con le battaglie ancora in corso a Gaza e l’incombente escalation contro il Libano, i leader dell’esercito israeliano hanno avvertito che il paese non ha la forza lavoro necessaria per raggiungere gli obiettivi di guerra dichiarati.
Di fronte alla grave crisi di arruolamento e al crescente numero di riservisti che rifiutano di tornare a Gaza, l’esercito israeliano sta cercando di creare una nuova brigata composta da veterani e volontari, compresi ebrei ultra-ortodossi.
Secondo un articolo del quotidiano ebraico Walla pubblicato il 26 giugno, l’esercito israeliano ha avviato la formazione della Brigata 96, conosciuta anche come “Brigata di David”, che secondo le stime conta circa 40.000 combattenti.
La notizia della creazione della brigata arriva il giorno dopo che l’Alta Corte israeliana ha stabilito che i maschi haredim (ebrei ultra-ortodossi) idonei devono essere immediatamente arruolati in servizio, ponendo fine a un’esenzione generale decennale per gli studenti haredim.
“Chiediamo al governo e al ministro della Difesa di attuare la decisione senza indugio, di rispettare l’ordine dell’Alta Corte e di lavorare immediatamente per arruolare gli studenti della yeshivah”, si legge nella sentenza.
La decisione legale ha causato grande scompiglio all’interno della fragile coalizione di governo israeliana, poiché all’inizio di questo mese il partito del primo ministro Benjamin Netanyahu si è mosso per ritardare la leva obbligatoria degli ebrei haredim.
“È sconcertante che l’Alta Corte, che per 76 anni si è astenuta dal imporre l’arruolamento degli studenti nella yeshivah attraverso una sentenza, lo faccia ora, alla vigilia del completamento della storica legge sulla coscrizione e quando l’arruolamento degli ultra-ortodossi era al massimo storico, ” si legge in una dichiarazione del Likud, prima di affermare che i leader dell’opposizione che hanno sostenuto la decisione della corte” non sono interessati all’arruolamento degli ultra-ortodossi ma a rovesciare il governo”.
L’affermazione del Likud fa eco a una dichiarazione simile fatta recentemente da Sara Netanyahu , la moglie del premier, in cui ha accusato i leader dell’esercito di cercare di effettuare un colpo di stato contro suo marito.
Nelle ultime settimane, i leader dell’esercito hanno messo in guardia sulla necessità di aumentare le forze combattenti israeliane a quasi nove mesi dall’inizio della guerra genocida a Gaza e mentre il paese si prepara ad affrontare Hezbollah in Libano.
La crisi del reclutamento è stata aggravata da un numero crescente di riservisti che si rifiutano di tornare a Gaza, affermando che il governo israeliano “sta mettendo in pericolo le nostre vite e quelle degli innocenti a Rafah”.