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Fonte:tvpworld.com
Ieri le forze speciali dell’esercito serbo hanno iniziato le manovre antiterrorismo in diverse località fuori dalle basi permanenti, come riferisce l’agenzia di stampa Tanjug. Queste esercitazioni fanno parte delle esercitazioni tattiche denominate “Whirlwind 2024”, iniziate lunedì.
Il Ministero della Difesa serbo ha rilasciato una dichiarazione in cui precisa che le squadre speciali di combattimento “Cobra” della polizia militare, con il supporto dell’unità elicotteri dell’aeronautica militare e delle truppe di difesa aerea, hanno avviato “l’esecuzione di azioni speciali nell’operazione antiterrorismo in una zona rurale.”
La dichiarazione spiega che attraverso la risoluzione di compiti tattici complessi, i membri dell’unità stanno migliorando le procedure per la perlustrazione del terreno, l’accerchiamento e la distruzione dei gruppi terroristici, impiegando misure sia attive che passive contro i droni rilevati e gli aerei a pilotaggio remoto, nonché conducendo evacuazioni mediche aeree.
È previsto che le esercitazioni delle forze armate serbe continuino fino al 21 aprile, utilizzando campi di addestramento sia permanenti che temporanei in tutto il paese. “Eseguendo complesse missioni tattiche, i membri dell’unità stanno perfezionando le procedure di ricerca sul campo, l’accerchiamento e la distruzione dei gruppi terroristici, adottando misure attive e passive contro gli UAV rilevati e gli aerei a pilotaggio remoto, e MEDEVAC per via aerea“, hanno evidenziato le forze armate serbe .
Preoccupazioni per le esercitazioni della Serbia
Albin Kurti, il primo ministro del Kosovo, alla fine di marzo ha espresso preoccupazione per la minaccia che le forze speciali serbe rappresentano per il Kosovo, rivelando che Belgrado ha schierato unità delle forze speciali a pochi metri dal confine con il Kosovo.
“Siamo consapevoli che l’esercito serbo conduce regolarmente esercitazioni per creare tensione e provocare incidenti alla frontiera con il nostro paese”, ha dichiarato Kurti.
In risposta alle accuse del primo ministro del Kosovo, il Ministero della Difesa serbo ha ribattuto sostenendo che le dichiarazioni di Kurti sullo schieramento di truppe serbe lungo la linea amministrativa con il Kosovo (come i serbi chiamano il confine con il vicino non riconosciuto) sono la continuazione della sua campagna di disinformazione contro le forze di sicurezza serbe.
La Serbia ha perso il controllo sul Kosovo in seguito alla campagna militare della NATO nel 1999 e ha rifiutato di riconoscere l’indipendenza dichiarata dalla sua ex provincia nel 2008. Questa disputa continua a mettere a dura prova le relazioni tra Belgrado e Pristina.