Fonte: english.almayadeen.net
L’agenzia di stampa iraniana riferisce del possesso da parte dell’Iran di nove tipi di missili con gittata in grado di colpire Israele.
L’Iran possiede nove tipi di missili con velocità che vanno da 6.125 chilometri all’ora a 17.151 chilometri all’ora (equivalenti a Mach 5-14), ha rivelato un rapporto dell’agenzia di stampa iraniana ISNA .
Il rapporto sottolinea che questi sistemi d’arma sono in grado di colpire il territorio israeliano.
Inoltre, il rapporto conteneva un’infografica che descriveva in dettaglio i seguenti missili balistici iraniani: Sejjil, Kheibar, Emad, Shahab-3, Ghadr, Paveh, Fattah-2, Kheibar Shekan e Haj Qasem.
Questo rapporto emerge tra le aspettative di ritorsioni da parte delle forze armate iraniane in risposta allo sfacciato assassinio di sette membri del suo personale, tra cui il martire Mohammad Reza Zahedi, comandante della forza Quds in Siria e Libano. La prevista ritorsione segue un attacco aereo che ha violato la sacralità delle sedi diplomatiche, colpendo il consolato iraniano a Damasco.
Una fonte ha rivelato ad Al Mayadeen che il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, visiterà Damasco lunedì, dopo il suo viaggio in Oman.
Ieri il ministro degli Esteri iraniano ha denunciato durante un incontro con il capo negoziatore di Sanaa, Mohammad Abdul-Salam a Muscat, in Oman, l’attacco israeliano al consolato iraniano a Damasco, attribuendo la responsabilità alle “forze sioniste che impiegano aerei e missili di fabbricazione americana. “
Il 1° aprile, aerei da combattimento israeliani F-35 forniti dagli Stati Uniti hanno lanciato sei missili verso la sezione consolare dell’ambasciata iraniana a Damasco, provocando il martirio di sette ufficiali del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica iraniana (IRGC), tra cui il martire generale di brigata Mohammad Reza Zahedi.
Gli Stati Uniti non hanno condannato l’attacco durante una riunione urgente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Il suo vice rappresentante Robert Wood ha detto che Washington non può confermare le informazioni sull’evento e sulla natura dell’impianto attaccato.
Amir-Abdollahian ha sottolineato che Teheran risponderà e punirà gli aggressori, rivelando piani per adottare misure legali e internazionali nel quadro delle risoluzioni internazionali.
Per quanto riguarda la questione yemenita, Amir-Abdollahian ha affermato che “le relazioni dell’Iran con l’Arabia Saudita si stanno muovendo verso un ulteriore sviluppo”, aggiungendo che Teheran sostiene i negoziati yemeniti.