Fonte: english.almayadeen.net
Diversi rappresentanti delle marine di paesi tra cui India, Pakistan e Sud Africa osserveranno queste esercitazioni.
L’esercitazione navale 2024 Marine Security Belt è iniziata, con le marine cinese, iraniana e russa impegnate in esercitazioni congiunte nel Golfo di Oman, dando così l’avvio alla loro quinta esercitazione militare comune negli ultimi anni.
Tutti e tre i paesi hanno affrontato queste esercitazioni specificandone l’obiettivo.
Il Ministero della Difesa russo ha annunciato che le esercitazioni si svolgeranno fino a venerdì, aggiungendo che includeranno navi da guerra e aviazione, con l’obiettivo principale di proteggere “l’attività economica marittima”.
I media statali russi hanno anche riferito che un gruppo di navi della flotta russa del Pacifico, guidate dall’incrociatore Varyag, sono arrivate al porto iraniano di Chabahar l’11 marzo prima delle esercitazioni che avranno osservatori delle marine di Azerbaigian, India, Kazakistan, Oman, Pakistan e Sudafrica.
Inoltre, il Ministero della Difesa cinese ha dichiarato che le esercitazioni note come “Maritime Security Belt 2024” mirano a “mantenere congiuntamente la sicurezza marittima regionale”.
Ha aggiunto, senza ulteriori elaborazioni, “La Cina invierà […] il cacciatorpediniere lanciamissili Urumqi, la fregata lanciamissili Linyi e la nave di rifornimento globale Dongpinghu per partecipare all’esercitazione.”
Per quanto riguarda l’Iran, ha affermato che lo scopo di queste esercitazioni è quello di rafforzare, tra gli altri, “la sicurezza del commercio marittimo internazionale, combattendo la pirateria e il terrorismo marittimo”.
Negli ultimi anni la Marina iraniana ha raggiunto un’autosufficienza senza precedenti nella produzione di navi di superficie e sotto la superficie. Ha inoltre ampliato la propria presenza nelle acque internazionali per salvaguardare le rotte navali e garantire la sicurezza delle navi mercantili e delle petroliere.
Le forze navali iraniane hanno spesso condotto esercitazioni militari con vari paesi, tra cui Russia, Cina e Pakistan, per migliorare la loro prontezza al combattimento.