Fonte: the cradle – thecradle.co
Le forze dell’UNIFIL sono state dispiegate nell’area quasi 12 ore dopo l’attacco
L’esercito israeliano ha lanciato un attacco di artiglieria non provocato contro il Libano meridionale dalle alture occupate del Golan nelle prime ore del 22 febbraio.
“Quattro colpi sono caduti su terreni agricoli e gli altri due hanno colpito direttamente una casa vicina e causato danni materiali”, ha riferito il corrispondente di Al-Manar Ali Shoeib.
Non sono state segnalate vittime o feriti. Anche i terreni agricoli sono stati incendiati dalle bombe lanciarazzi israeliane.
Secondo quanto riferito, l’attacco transfrontaliero faceva parte di esercitazioni militari condotte dall’esercito israeliano nelle fattorie occupate di Shebaa e sulle alture del Golan.
Le forze della Forza ad interim delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) sono state dispiegate per ispezionare l’area dell’attacco quasi 12 ore dopo che è avvenuto.
Nessuna dichiarazione è stata rilasciata né dall’UNIFIL né da Israele sull’attacco non provocato.
L’UNIFIL ha operato in Libano sin dalla prima invasione israeliana del 1978 per presumibilmente “monitorare la cessazione delle ostilità tra Libano e Israele”. Nonostante ciò, le loro forze non sono riuscite a porre fine a un’occupazione durata 18 anni e hanno persino tentato di espandere le loro aree di influenza senza un’adeguata autorizzazione.
Molti in Libano hanno accusato l’UNIFIL di agire per sopprimere la resistenza nel sud del Libano per conto di Israele.
Tel Aviv invade spesso lo spazio aereo libanese per attaccare le infrastrutture civili e i quartieri residenziali all’interno della Siria. L’esercito israeliano sostiene che i loro attacchi prendono di mira Hezbollah e obiettivi iraniani.
Più di recente, un funzionario israeliano ha minacciato di bombardare le consegne di aiuti umanitari alla Siria colpita dal terremoto.
Durante la guerra dei sei giorni del 1967, Israele occupò una vasta area delle alture del Golan e la annesse quattro anni dopo. Nel 2019, l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un decreto che riconosce la “sovranità” israeliana sulle alture del Golan, una mossa ampiamente respinta dalla comunità internazionale.
Nel 2021, Tel Aviv ha annunciato l’intenzione di raddoppiare il numero di insediamenti illegali nel Golan, in diretta violazione di una risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite che chiedeva il completo ritiro israeliano dalle alture del Golan occupate.