Fonte:Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – Ufficio Stampa
L’episodio si colloca all’apice di un climax di minacce poste in essere dai tre individui, finalizzate all’ottenimento del pagamento dell’indebita somma senza alcuna motivazione.
Per giorni il denunciante e sua moglie avevano ricevuto numerose chiamate da un’utenza anonima, il cui interlocutore, che dalla voce veniva riconosciuto dalla coppia per essere sempre lo stesso soggetto, intimava il pagamento della somma di denaro, minacciando gravi ripercussioni in caso di mancata corresponsione di quanto richiesto. “Io so dove vanno a scuola tuo figlio e tua figlia e anche tua moglie […] so pure quando vai a cagare da due mesi che ti osservano, hai capito? […] quando tu vedrai le nostre facce … e capira i cognomi è un’altra storia”.
Col passare dei giorni, le prospettazioni sono diventate così violente ed esplicite, da far trovare alla vittima il coraggio di denunciare i fatti ai Carabinieri. L’autore delle chiamate, infatti, aveva riferito all’interlocutore che l’avrebbero gambizzato davanti alla propria famiglia e, da ultimo, che gli avrebbero posizionato una bomba davanti casa. Dopo aver ricevuto la denuncia, i militari dell’Arma hanno immediatamente provveduto a sviluppare le indagini finalizzate all’individuazione dei responsabili delle intimidazioni, giungendo, tramite l’incrocio dei tabulati telefonici e dei varchi d’ingresso e uscita del Comune di Brugherio, all’individuazione dell’autore delle telefonate, un ventinovenne del milanese.
A seguito dell’ultima minaccia, proprio quella in cui veniva paventava la possibilità dell’esplosione di una bomba all’interno dell’abitazione dei coniugi, i Carabinieri di Monza hanno organizzato un servizio di o.c.p. nelle immediate vicinanze della casa delle vittime. Nel corso del servizio, i militari notavano così il sopraggiungere a forte velocità di un’autovettura che si fermava in corrispondenza del cancello della corte. Dall’auto fuoriuscivano due individui che, entrati rapidamente all’interno, tornavano di corsa in macchina, per poi ripartire a grande velocità. Qualche istante dopo, gli operanti udivano un forte boato provenire dalla corte attenzionata, procedendo così al controllo del veicolo sospetto e dei suoi occupanti. Gli stessi, sottoposti a perquisizione, venivano sorpresi in possesso di tre accendini e un manganello telescopico in metallo. All’interno del cortile, invece, venivano rinvenuti i resti della bomba carta, opportunamente repertati e sottoposti a sequestro.
Il conducente dell’autovettura, l’uomo già identificato dai Carabinieri quale autore delle telefonate, vanta numerosi precedenti, anche specifici. Le successive operazioni di identificazione hanno permesso di appurare che dei due concorrenti, un 19enne di origini pugliesi e un ventenne di origini campane, entrambi residenti nell’hinterland milanese, il primo fosse invece incensurato.
I Carabinieri della Compagnia di Monza hanno quindi tratto in arresto i tre uomini, colti in flagranza del reato di tentata estorsione in concorso fra loro (artt. 56, 110 e 629 c.p.), essendo stati sorpresi dai militari subito dopo aver fatto esplodere una bomba carta all’interno della corte di pertinenza dell’abitazione della coppia di Brugherio (MB). Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa circondariale di Monza, a disposizione della locale A.G.
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