Fonte:Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – Ufficio Stampa
Presentato presso la Scuola Ufficiali Carabinieri il rapporto “Police in Conflict: lessons from the U.S. experience in Afghanistan”
Presso la Scuola Ufficiali Carabinieri in Roma, è stato presentato il rapporto “Police in Conflict: lessons from the U.S. experience in Afghanistan”, prodotto dallo U.S. Special Inspector General for Afghanistan Reconstruction (SIGAR) in collaborazione con il Centro di Eccellenza della NATO per la Polizia di Stabilità di Vicenza.
L’evento si è svolto alla presenza del Vice Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Mezzavilla e del Gen. D. Claudio Domizi, Comandante della Scuola Ufficiali Carabinieri, con l’intervento di John Sopko, General Inspector del SIGAR, dell’Ambasciatore Stefano Pontecorvo, ultimo Senior Civilian Representative della NATO in Afghanistan, di Irene Fellin, NATO Secretary General’s Special Representative for Women, Peace and Security (la quale è anche a capo dell’Ufficio per la Human Security della NATO), del Ministro Plenipotenziario Alessandro Cattaneo, Capo Ufficio NATO del Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, nonchè del Colonnello dei Carabinieri Giuseppe De Magistris, Direttore del NATO Stability Policing Centre of Excellence.
Il documento presentato è frutto di un’intensa e pluriennale collaborazione tra il SIGAR ed il NATO Stability Policing Centre of Excellence sulla base di un accordo di cooperazione sottoscritto nel 2019, che ha supportato un’approfondita analisi congiunta dell’impegno da parte della Comunità Internazionale in materia di assistenza di polizia nel corso della prolungata esperienza in Afghanistan.
In particolare, il rapporto ha consentito di elaborare, nella prospettiva delle “Lezioni Apprese”, una serie di raccomandazioni volte a identificare i correttivi per migliorare l’efficacia, l’efficienza e la sostenibilità dell’impegno internazionale nell’ambito di missioni di sostegno e ricostruzione delle forze di polizia locali nell’ambito di Paesi caratterizzati da fragilità interne e da elevata instabilità.
I contenuti del rapporto s’inquadrano nel rinnovato sforzo da parte dell’Alleanza Atlantica a sostegno dei c.d. tre “Core Tasks” di Deterrence and Defence, Crisis Prevention and Management e Cooperative Security, così come ribaditi nell’ambito del nuovo Concetto Strategico della NATO, approvato a fine giugno scorso, nell’ambito del quale il concetto di “Human Security” – inteso come un ambito multisettoriale che annette primaria importanza alla protezione delle popolazioni – assume primaria rilevanza.
Infatti, è proprio quest’ultimo fondamentale documento a sottolineare l’importanza di sfruttare per quanto possibile le “lezioni apprese” dall’Alleanza Atlantica negli ultimi tre decenni con uno specifico sguardo all’esperienza afghana, per migliorare la prontezza operativa, di pianificazione e cooperazione della NATO.
Alla conferenza ha partecipato l’Ambasciatore Francesco Maria Talò, Rappresentante Permanente della Delegazione Italiana presso la NATO, e i rappresentanti e gli Addetti Militari delle ambasciate delle Nazioni che partecipano al NATO Stability Policing Centre of Excellence (ovvero Repubblica Ceca, Francia, Grecia, Italia, Olanda, Polonia, Romania, Spagna e Turchia).
Il NATO Stability Policing Centre of Excellence (Centro di Eccellenza NATO per la Polizia di Stabilità – NSPCoE) è uno dei 28 Centri d’Eccellenza dell’Alleanza Atlantica, un organismo militare interforze e multinazionale della NATO, a guida Arma dei Carabinieri, cui contribuiscono le altre Forze Armate nazionali, nonché le Gendarmerie o le Polizie Militari di Francia, Olanda, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Turchia e la Grecia.
La sede è a Vicenza, nella Caserma “Gen. Chinotto”, nella quale hanno anche sede il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units dell’Arma, (CoESPU), e la European Gendarmerie Force, con le quali forma un polo internazionale nel campo della Polizia di Stabilità unico al mondo, relazionandosi queste tre istituzioni, rispettivamente, con NATO, ONU e UE, nonché con l’Unione Africana e l’OSCE.
Lo Special Inspector General for Afghanistan Reconstruction (SIGAR) viene istituito nel 2008 dal congresso americano a seguito dell’intervento armato in AFGHANISTAN contro il regime talebano avvenuto nel 2001, allo scopo di supervisionare, in modo indipendente e obiettivo, i progetti e le attività avviate per il processo di ricostruzione di quel Paese.
@Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri – Ufficio Stampa