Fonte: Marina Militare
“Un’impresa che merita di essere celebrata, quella compiuta da Nave Duilio e dal suo valoroso equipaggio. Un’avventura che è iniziata con la ‘Mare Aperto’ dello scorso maggio e che poi, si è protratta fino ad oggi, portando il Duilio a percorrere più di 8000 miglia in piena integrazione con il Gruppo Navale statunitense incentrato sulla portaerei G. W. Bush della Classe Nimitz, e ad impegnarsi in un’attività addestrativa intensissima, che ha visto il coinvolgimento di 4 unità di superficie, 3 sottomarini e 72 mezzi aerei”. Così le parole del comandante della prima divisione navale, contrammiraglio Lorenzano Di Renzo, con le quali ha salutato il rientro di Nave Dullio a La Spezia, dopo 3 mesi di attività negli Stati Uniti.
Il cacciatorpediniere D554 ha partecipato all’esercitazione “Composite Training Unit Exercise” (COMPTUEX), terza e ultima fase del processo di addestramento e integrazione delle navi che costituiscono il gruppo portaerei (Carrier Strike Group) americano. Un percorso addestrativo molto complesso, finalizzato al conseguimento della piena interoperabilità tra i vari assetti navali, nonché alla piena integrazione con il gruppo portaerei George H. W. Bush della marina statunitense.
L’esercitazione COMPUTEX ha visto impegnati più di 7.000 militari tra uomini e donne, 14 navi, 3 sottomarini e 72 mezzi aerei che per oltre un mese hanno dato vita a uno scenario con caratteristiche multi-dominio e multi-minaccia.
Tale fase addestrativa rientra nel percorso che la Marina Militare sta portando avanti e si inserisce nel più ampio contesto della difesa nazionale: contribuire a proiettare il Sistema Paese al centro dello scenario internazionale, rendendo l’Italia protagonista delle operazioni marittime ad elevata complessità.
Missione compiuta dunque per Nave Duilio, la prima unità della Marina Militare a condurre questo ciclo addestrativo negli Stati Uniti, arricchendo il patrimonio di esperienze operative della Forza Armata e aprendo nuove vie di collaborazione nel dominio marittimo.
Molti familiari e la fanfara dipartimentale ad applaudire e riabbracciare i marinai del Dulio.
“Il rientro nel Golfo dei Poeti è stato ovviamente emozionante come gli abbracci dei nostri cari. Un bambino mi ha detto: grazie comandatene perché come regalo di compleanno hai riportato mio papà a casa”, il capitano di vascello Jacopo Rollo, comandante di Nave Dulio.
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