93ª ADUNATA NAZIONALE ALPINI

Fonte: Ministero della Difesa

A Rimini, alla presenza del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, si è conclusa la 93ᵃ adunata nazionale degli Alpini 2022 Guerini: “Gli Alpini sono un autentico punto di riferimento, oggi come ieri”

Con la sfilata per le vie di Rimini si è conclusa la 93ᵃ adunata nazionale degli Alpini. Evento svolto a Rimini-San Marino dal 5 all’8 maggio. Dopo due anni di sospensione a causa dell’emergenza pandemica – durante i quali gli Alpini hanno fornito un importante supporto al Paese con migliaia di volontari che hanno fornito servizi di controllo del territorio, distribuito mascherine e farmaci, sostenuto gli anziani, impegnandosi poi capillarmente negli hub della campagna vaccinale – Alpini di ieri e di oggi hanno sfilato per le vie della città.

Tra loro gli iscritti all’Associazione Nazionale Alpini, divisi per Sezioni d’appartenenza accompagnati come sempre dalle bande e fanfare sezionali. Ad assistere alla sfilata, il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, presenti il Decano in servizio degli AlpiniGen. Claudio Graziano, il Capo di Stato Maggiore dell’EsercitoGen. C.A. Pietro Serino, il Vice Decano in servizio degli AlpiniGen. C.A. Francesco Paolo Figliuolo, il C.te delle Truppe AlpineGen. C.A. Ignazio Gamba e il Presidente dell’Associazione Nazionale AlpiniIng. Sebastiano Favero.

Il Ministro Guerini, per l’occasione, ha rivolto loro queste parole: “Esprimendo i miei saluti all’Associazione Nazionale Alpini e alla persona del Presidente Favero, desidero esordire con una considerazione: le “penne nere” non invecchiano. Non invecchiano in utilità e potenzialità di dispiegamento, come testimonia il contributo fornito alla missione NATO di Enhanced Forward Presence in Lettonia, nell’ambito della quale i militari del 2° Reggimento della Taurinense sono un elemento cardine del contingente italiano. Non invecchiano nel sentimento di affetto della popolazione, che da un secolo e mezzo tributa loro quella speciale considerazione, fatta di simpatia e familiarità, che si riserva ai simboli. Gli Alpini, in altre parole, sono un autentico punto di riferimento, oggi come ieri; e se i simboli sono talvolta al di sopra della realtà, questo non vale per gli Alpini, che hanno dato più di una prova di valore, e finanche di profonda e intelligente umanità, lungo il breve ma sfidante cammino compiuto dall’Italia unita. Il 15 ottobre di quest’anno, peraltro, celebreremo il 150° anniversario di costituzione del Corpo: la più antica fanteria da montagna del mondo. Un primato che rappresenta un orgoglio della tradizione militare italiana. Difficile non prestare ascolto agli echi della storia, condensati nei celebri “canti”. Impossibile non pensare all’impegno attualissimo, su scala globale, di questa specialità di professionisti universalmente apprezzati. Naturale soffermarsi sul valore dell’associazionismo alpino, tra i più nutriti – in termini di partecipazione – e ricchi – in termini di tradizione – del panorama nazionale: un fenomeno indispensabile per il “passaggio del testimone” alle nuove generazioni di militari. Sono aspetti che conosco bene, non solo in qualità di Ministro della Difesa, ma anche come ex “ragazzo” del Battaglione Alpini Edolo, in cui ebbi il privilegio di servire nel primo periodo di leva. Rivolgo quindi i miei migliori auguri alla 93° adunata nazionale, particolarmente attesa dopo 2 anni di stop dovuto alla pandemia. È un traguardo importante. Anzi: è un passaggio importante. In cuor mio, infatti, come tutti gli italiani, so che gli Alpini ci saranno sempre”.

 @Ministero della Difesa

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