04 Dicembre 2020: FONTE – Marina Militare –
Oggi, 4 dicembre, presso la “Sala a tracciare” dell’Arsenale Militare Marittimo di Taranto, la Marina Militare ha ricordato la propria Santa patrona, Santa Barbara. La celebrazione è stata officiata dall’Arcivescovo metropolita di Taranto Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Filippo Santoro e dai cappellani militari della base di Taranto. La manifestazione si è svolta a ranghi ristretti per il pieno rispetto della normativa per il contrasto alla diffusione del Covid-19.
Durante la Cerimonia il Comandante Marittimo Sud, l’Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello, ha donato al Vescovo un pastorale realizzato a mano dagli operai dell’Arsenale, come segno tangibile di fede e devozione.
La cerimonia costituisce un momento particolarmente sentito per il personale della Marina Militare e per chi ne ha prestato servizio dedicandole gran parte della propria vita, con un profondo pensiero rivolto ai marinai che, nei mari del mondo, nei teatri operativi e sul territorio nazionale, svolgono quotidianamente il proprio lavoro al servizio della Patria e della collettività.
L’Ammiraglio Vitiello nella sua allocuzione ha voluto ricordare il personale della Marina Militare impegnato presso il Posto Medico Avanzato di Barletta, i Drive through Difesa allestiti in Puglia e Basilicata e il Centro Ospedaliero Militare di Taranto impegnato a supportare il Servizio Sanitario Nazionale nella sua azione di prevenzione e cura verso la Pandemia di Covid 19.
Brevi cenni sulla vita di Santa Barbara:
Si narra che Barbara di Nicomedia in Bitinia fu rinchiusa in una torre e poi condotta al martirio per la sua indomata fede cristiana osteggiata dal padre pagano Dioscuro, che al “quattro del mese di Dicembre, regnante Massimiano Imperatore, ed essendo preside Marziano…” (circa nel 228 d.C.), fu incenerito da un fulmine celeste, simbolo della morte immediata senza la possibilità di redimersi.
La martire, nell’imminenza del supremo sacrificio, pregò Gesù: “…tu che tendesti i cieli e fondasti la terra e rinchiudesti gli abissi, il quale comandasti ai nuvoli che piovessero sovra i buoni e sovra i rei, andasti sopra il mare e riprendesti il tempestoso vento, al quale tutte le cose obbediscono, esaudisci per la tua misericordia infinita l’orazione della tua ancilla… Pregoti il Signore mio Gesù, se alcuna persona a tua laude farà memoria di me e del mio martirio,…mandali grazia per tua misericordia”…
Da queste espressioni si percepisce l’intenso intreccio che lega Santa Barbara agli uomini della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco.
La leggenda spiega le ragioni per cui subito dopo l’invenzione della polvere da sparo, presso ciascun magazzino di munizioni, in particolare sulle navi da guerra, per devozione alla vergine di Nicomedia, è presente sulle pareti un’immagine della Santa perché siano preservati dal fuoco e dai fulmini celesti i depositi delle polveri che si chiamano appunto “Santabarbara”.
Il 4 dicembre di ogni anno uomini e donne della Marina Militare e quanti operano per essa, nel ritrovarsi con le comuni origini e valori, festeggiano solennemente la loro Santa Patrona. È tradizione, infatti, a bordo delle navi e presso tutti gli enti e i comandi della Forza Armata commemorare la ricorrenza di Santa Barbara.
Le donne e gli uomini dei Vigili del Fuoco festeggiano il 4 dicembre la propria Patrona in tutte le strutture presenti sul territorio nazionale e nella commemorazione ripercorrono le attività svolte durante tutto l’anno per la salvaguardia e l’incolumità delle persone, l’integrità dei beni e dell’ambiente, la difesa civile e la prevenzione incendi.
TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETÀ – MARINA MILITARE –