23 Settembre 2020: FONTE – Stato Maggiore Difesa –
Si conclude la missione di Nave San Giusto a Beirut in Libano
Dopo 30 giorni di permanenza in teatro operativo si è conclusa per Nave San Giusto la missione umanitaria interforze “Emergenza Cedri“, fortemente voluta dal Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini per dare sollievo alla popolazione libanese a seguito dell’esplosione che il 4 agosto scorso ha devastato il porto di Beirut.
Salpata la notte del 18 agosto dalla banchina Garibaldi dell’Arsenale Militare di Brindisi, Nave San Giusto, al comando del Capitano di Vascello Aniello Cuciniello, ha dispiegato assetti della Difesa ad oltre 1000 miglia nautiche di distanza. In particolare, materiale ed attrezzature dell’Esercito che hanno permesso di allestire la Task Force “Cedri”, ovvero un ospedale da campo dotato di un modulo radiologico, un laboratorio biologico per le analisi e l’effettuazione dei tamponi Covid-19, un modulo di terapia intensiva, un modulo chirurgico con due letti operatori, una farmacia, un modulo pediatrico e alcune sale ambulatoriali e di sterilizzazione. Ha contribuito alla missione umanitaria anche l’Aeronautica Militare che ha fornito due velivoli C-130J per il trasporto di specialisti e aiuti umanitari
Le peculiarità tecnico-operative di Nave San Giusto hanno inoltre permesso di imbarcare uomini e mezzi dell’Esercito impiegati poi a Beirut per la rimozione delle macerie.
Sul ponte volo del San Giusto è stato inoltre rischierato un elicottero della Marina militare MH-101, proveniente dal 1° Gruppo Elicotteri di Luni-Sarzana.
L’attività a Beirut di Nave San Giusto
Nel corso della sua permanenza, l’unità anfibia della Marina Militare ha rappresentato un vero e proprio centro di Comando e Controllo, costituendo di fatto un punto di riferimento per il contingente italiano rischierato a terra nelle fasi di raggiungimento della piena autonomia logistico-operativa.
Sin dalle prime fasi dello sbarco degli aiuti umanitari e del personale dell’Esercito, la Marina Militare ha garantito una cornice di sicurezza attraverso le proprie componenti specialistiche.
A bordo del San Giusto, infatti, erano presenti un team di Force Protection ed un nucleo Chimico Biologico Radiologico e Nucleare della Brigata Marina San Marco; un team di protezione portuale di palombari del Comsubin per l’individuazione e l’eventuale bonifica di ordigni esplosivi; un team di idrografi per il supporto sia al personale della nave che al personale libanese in porto.
TESTO E FOTOGRAFIA DI PROPRIETÀ – STATO MAGGIORE DIFESA –