29 Luglio 2020: FONTE – Marina Militare –
Le navi a vela minori vedono impegnati più di 60 aspiranti guardiamarina suddivisi in due turni
Le unità minori a vela della Marina Militare, le navi Stella Polare, Capricia, Corsaro II e Orsa Maggiore, sono impegnate come ogni anno nelle campagne addestrative a favore degli aspiranti guardiamarina della 3^ classe dell’Accademia Navale.
Nonostante le difficoltà incontrate in questo ultimo periodo a causa dell’emergenza COVID, la Forza armata, oltre a garantire l’attività operativa, si è posta l’obiettivo di garantire anche quella formativa con le campagne d’istruzione estive.
Le navi a vela minori vedono impegnati più di 60 aspiranti suddivisi in due turni. Proseguendo l’iter annuale iniziato in accademia e proseguito con la didattica a distanza, con la campagna addestrativa gli aspiranti guardiamarina coronano il loro percorso formativo.
Dopo il periodo estivo infatti, poco dopo il rientro in Accademia, indossaranno il tanto atteso giro di bitta – il grado da guardiamarina – che segna il passaggio fondamentale da allievi dell’Accademia Navale a ufficiali della Marina Militare..
Le unità a vela, in questo contesto, permettono la maturazione di principi e valori necessari ai comandanti di domani per un’ottimale gestione del personale.
Infatti, gli ambienti molto ristretti e l’interazione tra membri dell’equipaggio, contribuiscono al consolidamento dello spirito di gruppo, dell’empatia e del profondo rispetto reciproco.
Inoltre il ritorno agli antichi principi della navigazione, avulsa dalle moderne tecnologie, instaura i fondamenti dell’arte marinaresca, attraverso il contatto con il mare e la padronanza dei venti: la navigazione, quasi esclusivamente a vela, ricopre il 75% di tutto il periodo.
Molteplici sono le attività richieste per una efficiente navigazione. Gli aspiranti devono essere in grado di padroneggiare correttamente le attrezzature di bordo, gestendo e regolando le vele per tutte le andature; devono conoscere gli apparati, il motore, il quadro elettrico e il sistema idrico.
Risulta fondamentale la gestione degli spazi: l’ordine perde la sua essenza estetica e diventa una forma mentis necessaria per la propria sicurezza e prevenzione.
“Sono passate solamente 2 settimane e sembra di conoscere le persone su questa nave da una vita, porterò i loro insegnamenti sempre a mente nella mia futura carriera” dice Gabriele, imbarcato su nave Stella Polare.
L’esperienza segnerà i giovani ufficiali come per le precedenti generazioni e come lo sarà per le future, sia dal punto vista umano che professionale.
TESTO E FOTOGRAFIA – MARINA MILITARE – ITALIAN NAVY –