18 Giugno 2020: FONTE -Legione Carabinieri Toscana, Comando prov.le Livorno-
Nella mattinata odierna in Livorno, Empoli (FI), Pontedera (PI) e Viareggio (LU), i Carabinieri della Compagnia di Livorno, con l’ausilio dell’Arma territorialmente competente, su ordine della Procura di Livorno, hanno dato esecuzione a un’Ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno, nei confronti di 10 persone cui vengono contestati, unitamente ad altri 8 indagati in stato di libertà, i reati di “associazione per delinquere” finalizzata alla “corruzione” e alla “istigazione alla corruzione di pubblici ufficiali” nonché al “fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona”. A carico di due associati, unitamente ad un terzo indagato in stato di libertà, sono stati configurati anche l’“autoriciclaggio” e la “sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte”.
Il provvedimento è stato emesso a conclusione dell’indagine codificata “Triade Sicura”, condotta dal N.O.R.M. della Compagnia labronica ed iniziata nel maggio 2019, nei confronti di un medico legale operante a Livorno.
Le investigazioni hanno consentito di prospettare la sussistenza di una collaudata rete di 18 professionisti, composta da 7 medici e 3 loro collaboratori, 6 avvocati, un fisioterapista ed un esperto informatico, che si occupava di falsificare la documentazione sanitaria ed informatica relativa a sinistri stradali, allo scopo di ottenere illeciti risarcimenti da parte delle compagnie assicurative.
Sono 35 i sinistri stradali per i quali l’associazione avrebbe chiesto ed ottenuto da importanti gruppi assicurativi risarcimenti di danni fisici, biologici ed esistenziali sovrastimati, per un valore complessivo di circa 650mila euro.
Sono in corso accertamenti per ulteriori 6 sinistri in fase di liquidazione.
A seguito di accertamenti patrimoniali, svolti in coordinamento con l’Aliquota della Guardia di Finanza della Sezione di Polizia Giudiziaria della stessa Procura della Repubblica di Livorno, a carico del principale indagato sono stati sequestrati quattro immobili e, con il supporto specialistico del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Firenze, numerose opere d’arte di diversi autori italiani contemporanei.
Il valore dei beni in sequestro supera i 2 milioni di euro.
A Livorno e nelle province di Pisa, Massa Carrara, Pistoia, Lucca, Firenze, Bologna e Milano sono state eseguite 79 perquisizioni. Oltre agli 8 associati, sono state perquisite 71 persone coinvolte nei sinistri stradali che hanno consentito l’alterazione dei loro referti medici. Alle stesse è stata notificata l’“Informazione di garanzia” per il reato di “fraudolento danneggiamento dei beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona”.
Complessivamente gli indagati sono 89, di cui:
- 2 destinatari della custodia cautelare in carcere: un medico legale – principale indagato – e la sua collaboratrice. Al medico è stata applicata anche l’interdizione dall’esercizio della professione;
- 3 destinatari della custodia cautelare degli arresti domiciliari: un medico psichiatra, la sua collaboratrice ed un esperto informatico. Al medico è stata applicata anche l’interdizione dall’esercizio della professione;
- 5 destinatari dell’interdizione dall’esercizio della professione: un medico legale, un medico ortopedico e tre avvocati.