18 Novembre 2019: FONTE – Raffaele Fusilli/Stella d’Italia News
Testo e foto Raffaele Fusilli
Realizzate per la maggior parte oltre 70 anni fa e, in alcuni casi, in condizioni tali da costituire un rischio per l’incolumità del personale, le caserme dell’Esercito Italiano saranno presto sottoposte ad un’imponente operazione di ristrutturazione improntata ad efficienza, qualità ed ecosostenibilità.
Il progetto, che coinvolgerà 26 strutture in ambito nazionale, è stato presentato a Napoli presso Palazzo Salerno, sede del Comando Forze Operative Sud, nel corso di un incontro cui hanno preso parte il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina, il Prefetto di Napoli, D.ssa Carmela Pagano, e numerose autorità ed esponenti del mondo della ricerca e dell’industria oltre che i media.
Ad aprire i lavori, moderati dal giornalista Gianni Molinari, il Generale di Divisione Vasco Angelotti, Capo Dipartimento Infrastrutture dello Stato Maggiore Esercito.
Seguenti relatori sono stati:
il Prof. Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”;
l’Arch. Renata Picone, direttore della Scuola di Specializzazione in Beni Archittetonici e del Paesaggio dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”;
il Brigadier Generale Giancarlo Gambardella, direttore della Task Force Dismissioni Immobiliari del Ministero della Difesa;
il Dott. Alessandro Fucito, Presidente del Consiglio Comunale di Napoli;
il Dott. Bruno Discepolo, Assessore Regionale alle Infrastrutture.
L’operazione “Caserme Verdi” è finalizzata a dotare l’Esercito di infrastrutture di nuova generazione efficienti, funzionali, ispirate ai criteri costruttivi più recenti a basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione, al fine di incrementare sicurezza e benessere dei personale favorendone l’integrazione sociale con la popolazione civile residente in prossimità tramite l’apertura delle aree ricreative dei vari insediamenti.
Un piano ambizioso che richiederà una quindicina d’anni ed un investimento di un miliardo e mezzo di euro, di cui 240 milioni nel Mezzogiorno dove si contano 9 poli da rendere più efficienti e rispondenti alle mutate esigenze della Forza Armata.
In Campania le prime caserme coinvolte saranno quelle del comprensorio militare di Persano, la “Libroia” di Nocera Inferiore (entrambe nel salernitano) e la “Salomone” di Capua (CE) mentre a Napoli il progetto riguarderà la Scuola Militare Nunziatella allo scopo di trasformare, tanto dal punto di vista didattico quanto da quello infrastrutturale e funzionale, il Rosso Maniero in un polo innovativo internazionale.