ESERCITAZIONE NATO: CONCLUSA LA SWIFT RESPONSE 19

25 Giugno 2019: FONTE – Stato Maggiore Esercito –

Esercito e Aeronautica Militare impegnati nella Swift Response 2019, una importante esercitazione NATO che mira a rafforzare e integrare l’interoperabilità delle unità di pronto impiego

 

Dall’11 al 24 giugno la Brigata Paracadutisti Folgore e un C130J dell’Aeronautica Militare, appartenente alla 46ª Brigata Aerea di Pisa, hanno partecipato all’esercitazione Internazionale Swift Response 2019 (SR19).

La Swift Response si è svolta in Bulgaria, Croazia e Romania con il duplice scopo di implementare l’efficacia e l’affidabilità dello U.S. European Command, di testare le capacità operative delle unità aviotrasportate alleate nell’ambito dell’airborne community. L’esercitazione è stata guidata dalla Global Response Force statunitense.

In questo contesto, oltre all’Esercito Italiano e agli eserciti dei Paesi ospitanti, hanno partecipato le Forze Armate di 7 paesi membri della NATO: Canada, Francia, Germania, Olanda, Spagna, Regno Unito e Stati Uniti d’America. Operando nell’ambito di una JFEO – Joint Forcible Entry Operation e delle attività mirate allo sviluppo della capacità di proiezione dall’aria a seguito di infiltrazione tramite aviolancio, sviluppate di concerto con la 46° Aerobrigata di Pisa, che per la prima volta con un velivolo C-130J dell’Aeronautica militare, rischierato sulla base aerea di Ramstein (Germania), ha preso parte ad una missione di aviolancio notturno in formazione, utilizzando visori NVG (Night Visual Goggle).

I moderni, complessi, scenari internazionali, impongono alle Forze Armate italiane di dovere sviluppare costantemente capacità che le rendano sempre più in grado di saper operare in contesti interforze, interoperabili, interagenzia e a fianco delle Forze Armate dei Paesi alleati. In quest’ottica, attività addestrative quali la Swift Response, diventano quanto mai fondamentali per poter testare preventivamente sia le procedure operative che i materiali, gli equipaggiamenti, ma anche le capacità di Comando e Controllo.

Questo tipo di attività permettono di verificare ed affinare le capacità di operare in scenari molto complessi. Il binomio paracadutisti-mezzo aereo risulta fondamentale in questo tipo di operazioni: l’Aeronautica Militare mette infatti a disposizione un lungo braccio che consente di proiettare le forze in profondità. Uno schema che è stato utilizzato con successo recentemente anche in Niger, con lancio di uomini e rifornimenti. L’Aeronautica Militare durante la Swift Response 19 ha consolidato la propria capacità di elaborare dinamiche e metodi comuni insieme agli altri Paesi alleati, e di misurarsi, dopo una preparazione di circa due mesi, ad un test significativo su un fronte dinamico.

 

Brigata Paracadutisti Folgore

​La Brigata Paracadutisti Folgore ha partecipato con personale del Comando Brigata Folgore, del 183° reggimento Paracadutisti Nembo, del 186° reggimento Paracadutisti Folgore, dell’8° reggimento Genio Guastatori Folgore, del 185° reggimento Artiglieria Paracadutisti Folgore, assetti del reggimento Logistico Folgore, del Centro Addestramento di Paracadutismo Folgore e del Reparto Comando Folgore.

In particolare la 20^ Compagnia “PUMA” del 183° reggimento Paracadutisti Nembo, inserita nella Task Force “Bayonet” statunitense, ha effettuato una joint forcible entry operation sull’aeroporto di Boboc in Romania, per poi proseguire l’azione su obiettivi successivi.

Un plotone esploratori del 186° reggimento Paracadutisti Folgore ha effettuato invece un aviolancio con la tecnica della caduta libera nell’area di Chez in Bulgaria al fine di garantire la sicurezza dell’aviolancio della 82^ Divisione statunitense e preparare l’area all’aviolancio notturno del 18 giugno da parte del plotone esploratori del 183° reggimento che successivamente ha operato nell’area addestrativa di Novo Selo (Bulgaria).

 

TESTO E FOTOGRAFIA DI PROPRIETÀ – STATO MAGGIORE DIFESA –

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