27 Febbraio 2019: FONTE- STATO MAGGIORE DIFESA –
Si e’ conclusa con successo l’esercitazione multinazionale ICE 1901 a cui ha partecipato il contingente del 9° Reggimento Alpini della missione in Lettonia
Si è conclusa dopo oltre una settimana l’esercitazione Integrated Capstone Excercise ICE 1901che ha certificato la capacità operativa del Battle Group Multinazionale schierato nella Missione in Lettonia nell’ambito dell’operazione enhanced forward presence sotto l’egida della NATO.
L’area addestrativa di Adazi, situata a circa 35 km a nord est di Riga, è stata teatro dell’attività che ha visto la partecipazione di oltre 1.000 militari provenienti, oltre che dall’Italia, dal Canada, Spagna, Slovacchia, Slovenia, Polonia, Albania, Repubblica Ceca, Montenegro e Lettonia.
Nel corso dell’intensa settimana di esercitazione è stata simulata un’attività di difesa che ha coinvolto unità di fanteria leggera, meccanizzate, corazzate, genio ed artiglieria supportate da unità di supporto logistico specializzate.
I risultati ottenuti hanno confermato l’eccellente livello di interoperabilità raggiunto nel corso dei precedenti 3 mesi di addestramento congiunto tra i militari dei paesi presenti in Lettonia.
I militari italiani della missione in Lettonia, 160 unità su base 9° Reggimento Alpini, sono arrivati nello scorso mese di novembre ed hanno condotto in questi mesi un impegnativo ciclo di addestramento mirato ad amalgamare le procedure tecnico/tattiche con gli altri contingenti e ad adattarsi a muovere ed operare nel difficile inverno lettone, caratterizzato da temperature che raggiungono i meno 20 gradi.
Gli alpini abruzzesi in missione in Lettonia hanno confermato in un complesso scenario multinazionale le peculiari caratteristiche delle truppe da montagna italiane, tenaci, resilienti ed abili ad adattarsi ad operare in ambienti compartimentati come le fitte aree boschive lettoni.
L’impiego di personale dell’Esercito Italiano nell’ambito della missione in Lettonia è stato sancito dopo che l’Italia, nel corso del Summit di Varsavia del luglio 2016, ha offerto il proprio contributo all’iniziativa della NATO di schierare, nei Paesi Baltici (Estonia, Lettonia e Lituania) e in Polonia, quattro Battle Group (unità a livello battaglione) rispettivamente sotto il Comando Britannico, Canadese, Tedesco e Statunitense.
L’Enhanced Forward Presence (EFP) si inquadra in un generale potenziamento della presenza di Forze NATO sul territorio europeo, tanto sul confine orientale quanto sul mar mediterraneo. l’EFP è una misura di natura difensiva, proporzionata e pienamente in linea con l’impegno internazionale della NATO che intende rafforzare il principio di deterrenza dell’Alleanza e rappresenta un chiaro esempio della determinazione nell’assolvere la missione primaria di sicurezza collettiva dell’integrità territoriale Euro-Atlantica contro ogni possibile aggressione e minaccia, nonché di riaffermazione della coesione e della solidarietà tra i paesi membri.
TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETÀ – STATO MAGGIORE DIFESA –