20 Luglio 2018: FONTE – Polizia di Stato –
Tutto è iniziato da una segnalazione alla Stradale da parte di un’associazione di motociclisti che avevano denunciato la ricorrenza di furti di moto Bmw ed in particolare di due modelli il “GS1000” e il “1200 Adventure”.
La Polizia stradale ha selezionato quindi le denunce accertando che la provincia interessata da questi particolari furti era quella di Torino.
Gli investigatori hanno cominciato a monitorare i siti web di vendita controllando le offerte di pezzi originali di moto scoprendo che un giovane della provincia, di Venaria Reale era al centro di questo commercio.
Il ragazzo, in regime di arresti domiciliari per altro reato, era però autorizzato a recarsi a lavorare presso una rivendita di motocicli dove probabilmente aveva acquisito esperienza nel settore dei pezzi di ricambio e da dove, insieme alla figlia dei proprietari, pubblicava le inserzioni.
Il giovane aveva però anche diversificato la sua attività perché gli uomini della squadra di polizia giudiziaria della Stradale di Torino hanno scoperto che il ricettatore aveva anche messo in piedi, insieme al cognato e ad un amico chef, un’attività di coltivazione di marijuana.
I tre complici infatti avevano allestito due capannoni adibendoli a coltivazione di marijuana ma con licenza di produzione di canapa sativa. In realtà gli investigatori si sono trovati davanti ad almeno 3.300 piante dello stupefacente, a diversi stadi di crescita.
A chiusura delle indagini sono finite in carcere 7 persone e altre sei sono state indagate in stato di libertà.
TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – POLIZIA DI STATO –