17 Luglio 2018: FONTE – POLIZIA DI STATO –
Indagando su un tentato omicidio gli uomini della Squadra mobile di Catania hanno scoperto e arrestato i sei componenti di un’organizzazione criminale ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, di furti aggravati e ricettazioni. Tra gli arrestati anche l’autore del tentato omicidio indagato pure per lesioni gravi e porto illegale di arma comune da sparo.
La sera dell’8 giugno 2016 nel rione San Cristoforo, Sebastiano Musumeci venne colpito con un colpo d’arma da fuoco mentre era a bordo di uno scooter. Il killer esplose vari colpi che colpirono anche un ragazzo di 15 anni che stava passeggiando in compagnia della madre e di altri conoscenti. Con i rilievi, la Polizia scientifica rinvenne 4 bossoli di pistola semiautomatica cal. 7,65, ed un proiettile integro.
Le indagini della Squadra mobile, consentirono di individuare il killer a seguito di diversi elementi di prova documentati dai poliziotti come la presenza sul luogo dei fatti e la sua fuga immediatamente dopo l’agguato, i suoi rapporti con la vittima la quale aveva minato la sua onorabilità familiare tramite Facebook e le tracce di residui da sparo rilevate sugli indumenti e sul motociclo dell’indagato.
Le intercettazioni, sia ambientali che telefoniche, permettevano agli investigatori di scoprire che il killer era a capo di un gruppo criminale specializzato nella commissione di furti e alla ricettazione di autovetture nell’area metropolitana catanese, che venivano prevalentemente rivendute nella zona dell’agrigentino.
Nella loro attività illecita i componenti, che avevano quale base logistica lo storico quartiere San Cristoforo, adoperavano un linguaggio volutamente criptico per indicare le automobili da rubare che non ha impedito, però, ai poliziotti di scoprire i loro traffici.
TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – POLIZIA DI STATO –