12 Luglio 2018: FONTE – POLIZIA DI STATO –
Avevano nascosto le piante di marijuana tra i filari di pomodori, all’interno delle serre; e l’azienda, in effetti, tutto sembrava tranne che un’impresa destinata alla coltivazione di stupefacente.
I gestori, due rumeni e due albanesi, avevano organizzato tre serre a Vacate, in provincia di Ragusa, che apparentemente servivano a produrre pomodorini; in realtà, nascoste tra i filari, c’erano piante, alte oltre i due metri, di marijuana che una volta lavorata era destinata allo spaccio locale.
I quattro non si facevano mancare nulla, nemmeno l’elettricità sottratta alla società elettrica con il trucco del magnete; un sistema che alterava la capacità di conteggio dei chilowatt consumati.
Ci sono voluti anche i cani anti-esplosivo oltre a quelli anti-droga perché la banda, poi finita in galera, aveva anche nella sua disponibilità numerosi proiettili per pistola puntualmente trovati dai cani della questura di Catania. Ritrovato anche il classico “corredo degli spacciatori” composto da bilance di precisione e involucri per il confezionamento.
TESTO E FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – POLIZIA DI STATO –