12 Marzo 2018: FONTE -Unione Stella d’Italia-
Cosa possiamo pensare di un gruppo di lavoratori dei cimiteri di Torino che saccheggiano le tombe? Che violano i cadaveri, arrivano a strappare i denti d’oro? Ovviamente ne pensiamo male ma pensiamo ancora peggio di chi era preposto a controllarli e per anni, forse decenni, ha permesso il regolare scempio delle sepolture. Approfittiamo quindi di questo squallido episodio criminale per parlare in senso più esteso della mancanza di controllo da parte delle istituzioni su quanto di loro pertinenza.
Il dissesto idrogeologico in atto in Italia non è sorto all’improvviso ma rappresenta anche lì decenni di mancati controlli e incuria, l’abitudine di coprirsi a vicenza timbrando i cartellini segna orario altrui nella Pubblica Amministrazione non è un fatto recente ma ha radici vecchie, forse antiche e potremmo continuare a lungo fornendo esempi di queste zone grigie che a poco a poco hanno riempito quasi totalmente la mappa dell’ex Belpaese.
Come invertire questa tendenza alla illegalità, alla complicità e pigrizia? Beh, non c’è altra maniera che non il rigore. Rigore assoluto che non può e non deve guardare in faccia a nessuno, non può e non deve capire, perdonare, condonare.
Chiunque riuscirà a formare un governo degno di questo nome e non il pastrocchio che i poteri forti cercheranno disperatamente di mettere in atto per eludere la volontà popolare non potrà esimersi dall’esercitare il necessario rigore per rimettere in carreggiata il nostro paese, per riportarlo ad uno stato di normalità che è dovuto al popolo italiano, un popolo fondamentalmente onesto e lavoratore e non certo quel popolo di pigri cialtroni che rubano ai morti, che rubano stipendi, che si tengono in garage la corrispondenza invece di consegnarla e sicuramente non quel popolo di funzionari che è connivente con i cialtroni.
Andrea Marrone