06 Ottobre 2017: FONTE -Raffaele Fusilli/Stella d’Italia News
L’evento
In concomitanza con la ricorrenza del ventennale, giovedì 5 il museo di Piana delle Orme a Borgo Faiti (LT) ottobre ha inaugurato una sezione interamente dedicata ad Aeronautica Militare e Guardia di Finanza; presenti le massime autorità locali nonché gli esponenti di vertice dei due Enti.
Il nuovo spazio espositivo è stato realizzato grazie a convenzioni stipulate dal museo pontino con lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare (2012) ed il Comando Generale della Guardia di Finanza (2014).
Piana delle Orme inoltre, insieme a Museo AM di Vigna di Valle, Museo Caproni, Volandia e Museo Baracca di Lugo di Romagna, fa parte della Rete Nazionale dei Musei Aeronautici (ReNMA).
Nel corso della cerimonia, la Direttrice del Museo, Alda Dalzini, ha ringraziato per il supporto lo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare ed i Comandi Generale e Provinciale della Guardia di Finanza, di seguito il Direttore Scientifico, Fosco Esposito, ha illustrato ai presenti il restauro dei mezzi.
Successivamente il Presidente dell’Amministrazione Provinciale di Latina, Eleonora Della Penna, ha sottolineato l’importanza delle associazioni combattentistiche e d’Arma (numerose quelle presenti all’evento) quali testimoni partecipi della nostra storia, proponendo poi agli altri sindaci presenti di inserire Piana delle Orme in un percorso turistico della provincia con siti quali Ninfa e Tres Tabernae.
Tra i pezzi esposti nella nuova sezione, degni di nota sono:
• LOCKHEED PV-2 “Harpoon”, unico esemplare reperibile in Europa, velivolo da pattugliamento marittimo operante nel Pacifico durante le fasi finali della Seconda Guerra Mondiale per contrastare le forze giapponesi.
• vedetta veloce (oltre 50 nodi) V.4001 classe “Drago” della Guardia di Finanza, particolarmente attiva negli anni ’80, e per buona parte del decennio successivo, nel contrasto ai traffici illeciti e nella lotta al contrabbando di sigarette sia nel Tirreno che nell’Adriatico.
Note
Per quanto attiene la Guardia di Finanza, il Corpo ha donato 5 unità navali (tra guardacoste, vedette costiere, vedette veloci e velocissime) in quanto ormai vetuste; le imbarcazioni, largamente impiegate dalla fine degli anni ’70 sino agli anni ‘90 nella lotta al contrabbando di sigarette nonché al contrasto di ogni altro traffico illecito lungo le coste e sui maggiori laghi d’Italia.
La Guardia di Finanza aveva in precedenza dislocato presso la Scuola Nautica di Gaeta una sezione distaccata del Museo Storico interamente dedicata al Servizio Navale ove, in due ampie sale, sono custoditi rari cimeli che (dagli albori ad oggi) ne rievocano la storia nonché diversi modellini in scala di magnifica fattura riproducenti alcune delle più famose imbarcazioni a vela ed a motore in dotazione alle Fiamme Gialle, dal 2017 unica forza di polizia operante sul mare per effetto del Decreto Legislativo 177/2016.
Nessuna imbarcazione della GdiF, eccezion fatta per alcune importanti mostre nautiche, era però mai stata esposta in modo permanente ai visitatori; ecco perché la richiesta pervenuta al Comando Generale del Corpo dalla Direzione del museo di “Piana delle Orme” è stata accolta con favore contando, proprio attraverso questa nuova struttura espositiva, di assicurare una linea di continuità culturale con il piccolo ancorché ricco museo della Scuola Nautica, nonché una seconda vita – sempre a beneficio della collettività – a questi gloriosi mezzi invece di destinarli ad un inesorabile smantellamento.
La struttura
Piana delle Orme è un parco tematico di 45.000 mq., realizzato all’interno dell’omonima azienda agrituristica, comprendente un’area espositiva a carattere storico-etnografico che accoglie, suddivisi nei distinti percorsi tematici, 50.000 reperti (dai primi del ‘900 ad oggi) inerenti tradizioni e cultura della civiltà contadina, grandi opere di bonifica delle Paludi Pontine e Seconda Guerra Mondiale, nonché attrezzature e mezzi agli albori della grande industrializzazione ed i giocattoli di una volta.
La struttura è dotata di sala convegni, area manifestazioni ecc. e, per quanto concerne i vari padiglioni, sono presenti pannelli didattici ed audio guide, anche in inglese e tedesco, che illustrano il percorso.
La raccolta, straordinaria per vastità e qualità, riunisce pezzi trovati e restaurati da colui che spinto da una enorme passione e da una piccola collezione privata, nel 1997, diede vita (esclusivamente con fondi privati) ad un museo unico nel suo genere in Italia: l’imprenditore Mariano De Pasquale.
Testo e foto Raffaele Fusilli