04 Ottobre 2017: FONTE -Unione Stella d’Italia-
Ieri ho assistito in televisione allo stucchevole spettacolo delle commemorazioni delle tragiche morti di immigranti illegali che cercavano di raggiungere le nostre coste. Perché stucchevoli e perché tragiche?
Tragiche indubbiamente perché parliamo di morti violente, di annegamenti, soffocamenti, di sofferenze inaudite che una massa di poveracci affronta incoscientemente, irretiti da una propaganda che insiste sul punto che dopo quella traversata pericolosa ogni problema della vita sarà magicamente risolto e si potrà vivere nell’abbondanza e fare tutto ciò che si vuole indisturbati.
Stucchevole perché la parata di personaggi politici di dubbia spontaneità e moralità e di sicura inutilità ha mostrato il volto falso del buonismo catto-comunista italiano che da una parte incentiva la massa di cui sopra a venire promettendo case e lavoro quando non riesce a garantire niente di simile ai cittadini italiani e dall’altra lucra sia in termini politici che in termini economici su questo spostamento di popoli.
Chiarisco cosa ho scritto anche se mi sembra molto chiaro: in termini politici questa carità pelosa mira a ottenere il consenso del popolo del mulino bianco del variegato mondo radical chic e addirittura, tramite il vergognoso espediente dello Ius Soli vorrebbe garantirsi i voti degli immigrati illegali e delle loro famiglie.
In termini economici i vantaggi sono molteplici e vale la pena di indicarne qualcuno: il vantaggio più elementare è quello di dirottare le scarse risorse economiche di uno stato in rovina economica alle numerose organizzazioni “umanitarie” che gestiscono il vitto e alloggio agli illegali consentendo loro, in moltissimi e acclarati casi, di lucrare su quanto lo stato concede loro e su quanto effettivamente spendono. Guarda caso queste associazioni o sono emanazione delle varie sinistre o sono cattoliche per la massima parte.
Altro vantaggio economico è quello di inserire nel mondo del lavoro, che si strappa i capelli da sempre lamentandosi del costo del lavoro in Italia benché gli stipendi siano i più bassi d’Europa, una massa di disperati senza tutele e senza regole disposti a lavorare con stipendi da fame. Vantaggio a brevissimo termine perché gli immigranti illegali si sono dimostrati, giustamente, abilissimi a denunciare abusi e a coalizzarsi per protestare in maniera progressivamente sempre più vivace contro il presunto, o reale, razzismo di chi li ha incautamente accolti in casa propria.
E parlando di vantaggi economici come non citare gli investimenti provenienti dal mondo arabo interessato alla islamizzazione dell’Europa e che non lesina acquisti e pagamenti di prebende finalizzati alla libera costruzione di moschee e scuole coraniche dove i musulmani residenti in Italia verranno opportunamente indottrinati perché non abbassino la guardia contro i lassisti modi di vita occidentali e rimangano incrollabilmente fedeli al corano e alla sharia.
Esiste poi un altro set di vantaggi che esula dalla limitata portata dei cervelli degli uomini politici nostrani che in questo fanno solo la pertinente parte degli “utili idioti” del mondialismo e qui parlo del meticciato. Il tanto invocato melting pot che, tra l’altro, non si è mai realizzato in nessun luogo e in nessuna era storica.
Un popolo meticcio, senza radici, tradizioni o orgoglio è semplicemente più facile da governare e meno disposto a far valere ragioni di diritto e di civiltà. basterà dargli da mangiare e assicurargli qualche innocui divertimento e quel popolo lavorerà senza tante storie, non protesterà per diritti negati, non si appellerà a una memoria storica di conquiste sociali.
Ecco perché le “celebrazioni” delle tragedie del mare mi hanno dato un senso di tristezza e nausea ed ecco perché ritengo assolutamente doveroso operare democraticamente perché chiunque appoggi il forzoso e forzato meticciato venga allontanato da posizioni di potere.
Andrea Marrone
Articolo da condividere parola per parola con la sola aggiunta, a mio parere, di dubbia onestà verso il popolo italiano, oltre alle citate dubbia spontaneità e moralità dei nostri politici alla tragica parata.
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