26 Settembre 2017: FONTE – Marina Militare –
Al Gruppo Operativo Subacquei, una delle due articolazioni del Raggruppamento Subacquei e Incursori, è assegnato il compito di condurre la neutralizzazione di qualsiasi ordigno esplosivo in ambito marittimo e subacqueo
Dal 15 novembre 1874, con uno dei tanti riordini delle categorie della Marina, i Palombari furono incardinati nell’ambito della categoria Torpedinieri, acquisendo così la capacità d’intervenire sott’acqua sugli ordigni esplosivi inattivi.
Da quel lontano passato, questi uomini hanno acquisto le competenze e le capacità operative per ricercare, identificare, rimuovere e distruggere qualsiasi manufatto esplosivo rinvenuto in mare. Epica fu l’impresa condotta dai Palombari della Marina nell’immediato dopoguerra quando, in soli 4 anni, riattivarono con enormi sacrifici tutti i porti italiani e le principali vie di comunicazione marittima.
Oggi al Gruppo Operativo Subacquei, una delle due articolazioni del Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”, è assegnato il compito di condurre la neutralizzazione di qualsiasi ordigno esplosivo in ambito marittimo e subacqueo.
In particolare, la recente revisione del quadro legislativo inerente le “bonifiche occasionali”, effettuate sul territorio per la salvaguardia della vita umana o la pubblica utilità, e il crescente impiego degli assetti specialistici subacquei con capacità EOD/IEDD (Explosive Ordnance Disposal / Improvised Explosive Device Disposal) a tutela delle forze nazionali e di coalizione, nell’ambito delle operazioni fuori area, hanno imposto un sostanziale aggiornamento dell’addestramento, dei materiali in dotazione e delle procedure da adottare nelle operazioni di bonifica da ordigni esplosivi, sia in ambito subacqueo che marittimo.
Queste attività vengono effettuate secondo le seguenti tipologie di intervento, in relazione della posizione e della natura dell’ordigno esplosivo:
– ricerca, localizzazione ed eventuale neutralizzazione di ordigni esplosivi di qualsiasi natura che minacciano il libero movimento o possono costituire pericolo per cose e persone, unità navali, opere fondate in acqua e infrastrutture militari;
– intervento di bonifica di ordigni di natura subacquea (mine, bombe antisommergibile, siluri, ecc..), sino ai massimi fondali consentiti dalle capacità operative subacquee del GOS;
– intervento di inutilizzazione di ordigni convenzionali di qualsiasi natura (navale, terrestre, aerea) posti in acqua e sino ai massimi fondali consentiti dal brevetto. Tali attività sono richieste e coordinate dagli Uffici Territoriali del Governo.
Grazie a queste capacità, nel solo 2016 gli uomini del Gruppo Operativo Subacquei hanno recuperato e distrutto un totale di 12.400 ordigni esplosivi residuati bellici, mentre dal 1 gennaio 2017 ne hanno già neutralizzati 17.614 dai mari, fiumi e laghi italiani, senza contare le migliaia di proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm anch’essi rimossi e distrutti.
In particolare, l’ultima attività di bonifica è stata effettuata lo scorso 22 settembre sul fiume Bacchiglione in località Longare (Vicenza) dove, in totale assenza di visibilità subacquea, gli operatori dello SDAI di Ancona (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) hanno rimosso 1 colpo completo da 40 mm inglese, 6 bombe a mano, 2 granate d’artiglieria da 75 mm e una da mortaio da 60 mm, risalenti alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale.
I Palombari della Marina rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee, essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità, in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) e a favore della collettività.
FOTOGRAFIE DI PROPRIETA’ – MARINA MILITARE – ITALIAN NAVY –