19 Settembre 2017: FONTE – Stato Maggiore Esercito –
È stata firmata questa mattina, nella Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Difesa, alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo ERRICO, e del magnifico rettore dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, professor Eugenio GAUDIO, la Convenzione per l’attivazione di un corso di laurea in infermieristica che si svolgerà al Policlinico Militare “Celio” di Roma.
Il Generale Errico, durante il suo discorso, ha ringraziato il prof. Gaudio e ha evidenziato come l’importanza della formazione del personale sanitario dell’Esercito sia una priorità al fine di “poter garantire ai militari impegnati nelle Operazioni di Pace uno standard di assistenza sanitaria elevato come se fossero in Italia”.
La convenzione, il cui progetto è stato avviato nel 2013 dal Comando Logistico dell’Esercito e dalla Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università “La Sapienza”, rappresenta una straordinaria opportunità per la Forza Armata e per l’Ateneo. Il corso di laurea, che si terrà interamente al Policlinico Militare “Celio”, prevede infatti un’aliquota di posti riservata al personale militare, ivi compresi i volontari in ferma prefissata di 1 o di 4 anni, realizzando così quanto indicato dal “Libro bianco per la difesa e la sicurezza”, laddove si auspica che il periodo di servizio trascorso nelle Forza Armate debba essere anche finalizzato a “restituire” alla Nazione cittadini che, oltre al bagaglio valoriale acquisito durante il servizio militare, conseguano anche titoli professionalizzanti che facilitino il loro inserimento nel mondo del lavoro.
Un corso di laurea, dunque, rivolto tanto al personale con le stellette quanto ai giovani ragazzi e ragazze che non fanno parte delle Forze Armate, ma che aspirano a diventare dei futuri infermieri. Il “Celio” diventa a tutti gli effetti un nuovo polo universitario, nelle cui corsie gli studenti parteciperanno ad attività di logistica sanitaria, studiando patologie, lesioni e situazioni organizzative che difficilmente avrebbero modo di vedere in altri contesti universitari o sanitari.