9 GIUGNO 2017 CIVITAVECCHIA, GIORNATA DELLA MARINA MILITARE

10 Giugno 2017: FONTE -Raffaele Fusilli/Stella d’Italia News

E’ stata oggi celebrata, nel Porto di Civitavecchia, la Giornata della Marina Militare, in ricordo della più brillante ed audace azione navale della Prima Guerra Mondiale, nota come Impresa di Premuda.
La celebrazione ha visto la partecipazione del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti e, come ha ricordato nel suo discorso il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, è stata volutamente organizzata “nella splendida cornice del porto di Civitavecchia, fra la gente, al di fuori dei luoghi consueti e delle basi della Marina, a significare che la Marina è al servizio della collettività e da questa trae forza, spunto e ragione di esistere e di cui è parte integrante” .
Ad accogliere i cittadini che hanno voluto condividere le emozioni dell’evento, gli equipaggi delle navi della Marina ormeggiate nel Porto di Civitavecchia, di rientro al termine di attività addestrative condotte nel Tirreno centrale.
Il Capo dello Stato ha fatto dapprima visita a bordo di nave Italia, il brigantino più grande del mondo, che ha iniziato da poco la nuova campagna 2017 e che, insieme alla Fondazione tender to Nave Italia, di cui ricorre il 10° anniversario, promuove la cultura del mare e della navigazione come strumenti di educazione, formazione, inclusione sociale e terapia.
Dopo il saluto ai bambini che partecipano al programma di riabilitazione, il Presidente della Repubblica ha passato in rassegna le unità navali, ricevendo gli onori con le 21 salve di saluto di NAVE GARIBALDI, e il Reparto d’Onore a terra.
Ha poi ricevuto gli Onori da parte di una formazione di velivoli AV-8 plus dell’Aviazione Navale.
Hanno poi preso la parola il Capo di Stato Maggiore della Marina, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Graziano, e il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
L’Ammiraglio di Squadra Valter Girardelli, nel ricordare il motto di questa giornata, “LA MARINA SIAMO NOI”, la definisce una “giornata di tutti i cittadini di un Paese, il nostro, la cui storia, la cui cultura, le cui sorti, anche economiche, sono indissolubilmente legate al mare” e, nel rivolgersi al proprio personale, afferma che “gli uomini e le donne della Marina non sono eroi, ma cittadini che nello svolgere la missione primaria di garantire la sicurezza sul mare e dal mare, nelle attività pubbliche, nelle attività umanitarie ed emergenziali, nelle attività di soccorso e di assistenza medico-sanitaria a favore dei meno fortunati in sinergia con importanti associazioni pubbliche e private, in quelle a tutela dell’ambiente o a supporto del mondo scientifico e della ricerca, sono sempre al servizio del Paese e della collettività, mettendo a disposizione capacità, esperienza, uomini e mezzi, secondo il cosiddetto concetto di impiego complementare”.
Il Generale Graziano, nel suo discorso, ha ricordato che “Oggi quasi 7000 militari sono costantemente impiegati, di questi la marina contribuisce con 1400 marinai impegnati in missioni nazionali e multinazionali riscuotendo l’apprezzamento, riscuotendo la riconoscenza dei paesi che cooperano con noi” e che “i marinai di oggi insieme ai fratelli in armi, soldati, avieri e carabinieri, sono pronti a sfidare le nuove minacce che interessano
l’Italia e la comunità internazionale”.
Il Ministro della Difesa, ha elogiato l’operato degli uomini e donne della Marina Militare.
La senatrice Pinotti ha infatti affermato: “Voi, comandanti e equipaggi della Marina, sapete andare oltre i limiti pur vasti della vostra professione militare.
Sapete integrarvi al meglio nella società civile e nel Paese” e ““Oggi non sapremmo immaginare uomini e donne migliori per la nostra Marina”, ringraziandoli per il lavoro svolto: “Desidero esprimere agli uomini e alle donne della Marina tutta la mia soddisfazione per il lavoro svolto, l’impegno profuso, la dedizione al servizio evidenziata in questo ultimo anno, che hanno consentito alla Forza armata di raggiungere traguardi all’altezza della sua migliore tradizione”.
Dopo i discorsi, ha avuto luogo la consegna delle onorificenze da parte del Presidente della Repubblica alla Bandiera di Guerra della Marina Militare e delle Forze Navali, che ha ricevuto la Medaglia di Bronzo al Valor civile per quanto svolto dalla Forza Armata dal mese di agosto 2016 a quello di febbraio 2017, in seguito al disastroso sisma che ha colpito l’Italia centrale (dando concreta dimostrazione pratica del concetto di impiego complementare, ovvero l’impiego di capacità prettamente militari che possono essere proficuamente utilizzate anche per il supporto a favore della collettività), e la Medaglia d’Oro al merito civile, per quanto fatto con “generosa abnegazione, sprezzo del pericolo e altissima professionalità” dagli uomini e donne della Marina Militare a luglio 2016 nel Canale di Sicilia, in una complessa operazione di recupero delle vittime del naufragio di un’imbarcazione carica di migranti.
Il Presidente Mattarella ha poi consegnato la Medaglia d’Argento al Valor di Marina a ufficiali e sottufficiali che si sono contraddistinti con il loro operato nel salvataggio di vite umane in mare.
Infine, ha avuto luogo la cerimonia di consegna delle Bandiere di Combattimento alle Fregate Alpino e Carabiniere, donate, rispettivamente, dall’Associazione Nazionale Alpini e dall’Associazione Nazionale Carabinieri, ringraziate, per il loro dono, dal Capo di Stato Maggiore della Marina che, nel suo discorso, ha affermato: “Siamo particolarmente onorati, nel più vivo spirito interforze a cui riconducono i nomi e i motti di queste due Unità, che a rendere omaggio ad esse nello schieramento siano presenti una compagnia di Alpini e una di Carabinieri” ed ha definito tale cerimonia “momento alto per la vita di una nave della Marina Militare, perché questo è l’atto che ne consacra definitivamente il suo destino al servizio della Patria”.
I Comandanti delle due Unità, dopo la benedizione delle Bandiere da parte dall’Ordinario Militare, Monsignor Marcianò, la lettura della preghiera del marinaio, e dopo che le Bandiere sono state portate a bordo delle Unità dai rispettivi Alfieri, a nome dei propri equipaggi, hanno pronunciato la formula del giuramento, giurando “di custodirla con devozione e di difenderla in ogni circostanza, fino all’estremo sacrificio, nell’interesse supremo della Patria”.

Testo UPICOM
Foto MM, Mario Serranò

 

Condividi

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati