24 Aprile 2017: FONTE -Raffaele Fusilli/Stella d’Italia News
La cerimonia
Sabato 22 Aprile, in occasione del 2° “Raduno dei Sommergibilisti”, si è tenuta sul lungomare Caboto, a Gaeta, la cerimonia di inaugurazione (nel corso della quale è stata annunciata la fondazione della Componente ANMISOM) del “Monumento Nazionale al Sommergibilista”, costituito dalla vela del Regio Sommergibile R12.
Il corteo, composto da oltre 500 sommergibilisti provenienti da tutta Italia, è partito dall’ex Caserma Cosenz per poi giungere presso l’arsenale della Marina Militare per l’evento cui hanno presenziato:
- il Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio Walter Girardelli;
- il Comandante di COMFLOTSOM, Ammiraglio Dario Giacomin;
- il Sindaco di Gaeta, Dott. Cosmo Mitrano;
- il Presidente nazionale ANMI, Paolo Pagnottella;
- il Presidente della Delegazione di Gaeta, Paolo Manzi;
- l’Ammiraglio Romano Sauro, nipote dell’STV Nazario Sauro patriota irredentista Italiano nativo dell’Istria;
- la moglie dell’STV Tommaso Magnani – Ufficiale in Seconda a bordo del sommergibile Tembien – scomparso ad Ovest di Malta il 2 agosto 1941;
- l’Arcivescovo di Gaeta, Monsignor Luigi Vari.
“E’ importante mantenere vivi il ricordo, la vicinanza e l’affetto verso una componente fondamentale per la Marina Militare – ha detto l’Ammiraglio Walter Girardelli – i sommergibili attuali sono tecnologicamente avanzati e rappresentano un valore aggiunto e una innovazione tecnologica di cui l’Italia deve essere fiera”.
“Siamo sempre stati all’avanguardia nel riconoscere il valore dei nostri caduti e la Marina ci ha sempre sostenuti in questo nostro impegno – ha commentato il presidente nazionale ANMI, Paolo Pagnottella – oggi siamo riusciti realizzare un vecchio sogno di tutti noi che abbiamo prestato servizio a bordo dei sommergibili e per questo dobbiamo ringraziare la Città di Gaeta”
Presidiata da quattro studenti del locale Istituto Nautico “Giovanni Caboto”, la falsatorre dell’R12 (primo monumento del genere collocato all’esterno di una struttura militare) è stata poi scoperta dalla figlia dell’STV Magnani.
Nel primo pomeriggio, una moltitudine di persone è affluita presso la base navale per cogliere l’interessante opportunità di visitare il sommergibile Pietro Venuti (S528) Classe Todaro – U212A, consegnato alla Marina Militare il 6 Luglio 2016, e la fregata Libeccio (F572) classe Maestrale; contemporaneamente, presso un locale all’esterno della base, aveva luogo la visita ad una mostra fotografica avente per oggetto la vita a bordo di unità subacquee della MM.
Il Regio Sommergibile R12
Appartenente alla classe R, l’unità si trovava ancora in costruzione alla proclamazione dell’armistizio, fu quindi catturata dai tedeschi che necessitavano di grossi sommergibili da trasporto; con il nominativo U. IT. 3, ad oltre un anno dall’impostazione, fu varata il 29 settembre 1944 e, sia pure con estrema lentezza mancando i materiali necessari, completata per la Kriegsmarine senza tuttavia divenire mai operativa.
Affondata ad aprile 1946 all’altezza della diga Est del porto della Spezia dai tedeschi in ritirata, nello stesso anno fu recuperata ed impiegata- prima a La Spezia, poi a Venezia ed infine ad Ancona – come bettolina combustibili contrassegnata dal distintivo ottico GR 523.
Nel 1954 nelle acque antistanti La Spezia, modificata (anche tramite l’installazione di un finto cannone) quale sommergibile d’attacco, fece da scenografia in alcune sequenze del film di guerra “La grande speranza” (distribuito negli Stati Uniti ed in Inghilterra rispettivamente come “Submarine Attack” e “Torpedo Zone”).
Sottratta alla demolizione, avvenuta nel 1978, la vela dell’R12 fu acquistata dall’ANMI di Ortona intenzionata a farne un monumento ai caduti del mare; a metà anni ’90, essendo il basamento della struttura danneggiato a seguito di una frana, la falsatorre venne accantonata in un cantiere FS.
Eliminata la rotonda presso cui era installata, i lavori necessari al ripristino dei luoghi resero impossibile la sua ricollocazione; a seguito di polemiche e di una complessa vicenda burocratica, la vela dell’R12 rimase abbandonata in pessime condizioni fino al 23 febbraio 2011 quando, caricata su un autoarticolato, venne inviata a Monfalcone (GO) per essere restaurata ed esposta durante la mostra, tenutasi tra il12 al 19 marzo 2011, in occasione del primo raduno nazionale dei sommergibilisti italiani.
Il 2 giugno nel 2011, a Roma, prese parte alla parata militare per la festa del 2 giugno; il 20 giugno 2016 venne trasferita presso il cantiere Gallinaro di Gaeta (Lt) per ulteriori lavori.
Testo Raffaele Fusilli
Foto Raffaele Fusilli e Pasquale Izzo