La posizione dell’Unione Stella d’Italia

23 novembre 2016: FONTE -Unione Stella d’Italia-

Ho riflettuto a lungo se esprimere o meno, in questa sede, una opinione che in qualche maniera coinvolga l’Unione e alla fine mi sono convinto che non esprimersi avrebbe rappresentato una scelta qualunquista e vile.

Dal punto di vista esclusivamente tecnico la riforma proposta e sulla quale siamo chiamati a esprimerci mi sembra presenti delle gravi pecche che non starò qui ad elencare perché ampiamente dibattute su giornali e televisioni ma che sintetizzerò così: vengono delegati più poteri al premier di turno e limitati i contrappesi democratici previsti dalla Costituzione proprio per limitare quei poteri. Devo però dire per onestà intellettuale che Berlusconi, il quale auspicava il presidenzialismo, ora non mi pare abbia titolo per sbraitare che ci avviamo ad una dittatura.

Ma sappiamo tutti che la partita non si gioca per la validità o meno di una riforma che, per dirla alla Tomasi di Lampedusa, vorrebbe cambiare tutto per non cambiare niente, ma piuttosto sulla permanenza al potere di Renzi che rappresenta un fenomeno strano ed inquietante ma non nuovo sulla scena politica italiana.

Il fenomeno Renzi comincia con una incredibilmente efficace scalata al potere di un giovane e rampante politico toscano che apparentemente dal nulla riesce a scalzare i potentati della sua regione e poi a stravincere nei confronti di una classe politica astuta e incarognita come quella del PD di D’Alema, Prodi, Bersani. Non appare chiaro chi spinga avanti il giovane Renzi ma una certa commistione tra Renzi e la sua cerchia successivamente portata al governo di questo infelice paese con dei gruppi bancari è cosa nota. Vedo, nella scalata di Renzi al potere, la spietata determinazione dei Borgia o, se vogliamo stare in ambito fiorentino, dei Medici che, guarda caso, per emblema sul loro blasone avevano delle palle. In questo senso Renzi non è un fatto nuovo, si tratta di un uomo scaltro che sfrutta qualsiasi cosa gli permetta di raggiungere il suo scopo e, sempre per onestà intellettuale, alla fine non credo che lui sia un fantoccio della finanza internazionale o di qualsiasi organizzazione che il complottismo nostrano voglia denunciare ma sono convinto che sia lui a servirsi di loro, delle banche, delle agenzie di rating, delle televisioni, giornali, degli artisti di regime, delle multinazionali, perfino del Presidente degli Stati Uniti d’America per ottenere quel potere che brama non solo avere ma soprattutto mantenere.

Abbiamo così un cinico manipolatore che fa dire alla televisione che l’ISTAT ha stabilito che gli italiani ora, da quando c’è lui al potere, si sentono più felici e di sfuggita viene sussurrato che i “felici” sono i quattordicenni intervistati e che a mano a mano che sale l’età sale il tasso degli infelici; fa dire che i conti sono in ordine e che tutto va bene; mette sotto silenzio che i terremotati sono ancora nelle tende esposti agli elementi; fa dire al suo ministro degli interni che non esiste nessuna emergenza criminalità ecc. ecc., scusate non voglio dilungarmi.

Assistere ogni giorno a ingerenze nel processo democratico italiano da parte di chiunque, sia esso italiano o straniero, possa avere un interesse a mantenere al potere Renzi è veramente uno spettacolo indecente che non si era mai visto neppure negli anni del peggiore Berlusconi e questo spettacolo fa capire quanto sia disperata la lotta per il mantenimento del potere. Disperata perché Renzi e la sua banda di biondine con la spuzzetta sotto il naso, di radical chic o alfaniani precariamente aggrappati alle loro poltrone sa benissimo che in caso di sconfitta e di un ricorso alle urne, privilegio che per troppo tempo è stato negato agli italiani, difficilmente potrebbero raccogliere consensi e che quindi il novello Medici potrebbe sparire dalla circolazione visto che ha puntato troppo in alto e che una caduta dal trono gli sarebbe fatale.

Noi dell’Unione Stella d’Italia non abbiamo una affiliazione politica anche se, naturalmente, ognuno di noi ha una sua convinzione ma abbiamo tutti una cosa a cuore: la nostra casa comune, la nostra Patria.

Per questo motivo non ho paura di affermare che se Renzi, o chi per lui, da qualsiasi esperienza politica scaturisse, si adoperasse per il bene dell’Italia allora noi lo sosterremmo con convinzione e lealtà. Purtroppo però assistiamo tutti i giorni a falsificazioni del vero, a manipolazioni, a ricatti, menzogne e soprattutto al sistematico disinteresse per gli interessi degli italiani.

Per questo motivo, oltre che per il fatto che tecnicamente questa riforma della Costituzione non mi convince invito l’Unione a valutare attentamente il proprio voto al referendum, da parte mia voterò un no che non riguarda solo il quesito referendario ma l’intero operato del governo Renzi.

Andrea Marrone

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Commenti

2 Commenti

  1. Condivido quanto scritto dal Presidente. La riforma proposta da Renzi non è molto distante da quella proposta da Berlusconi un po di anni fa quando era lui il ras del momento. Aggiungo però che essendo il diritto costituzionale materia complessa, in pochi hanno gli “strumenti” per capire perfettamente tutte le conseguenze che un eventuale cambiamento della Costituzione comporterebbe. Risulta molto più semplice comprendere quello che il ciarlatano di turno racconta in televisione il quale probabilmente non avendo neanche lui gli strumenti per capire e quindi per spiegare la semplifica con Renzi SI/Renzi NO.
    E’ vero che l’operato del governo non è tra i più brillanti ma è anche vero allo stato attuale se Renzi dovesse andarsene è molto probabile che il vuoto da lui lasciato venga occupato, in caso di elezioni, da un esponente del movimento cinqueSTALLE e io a Torino questa esperienza la sto già vivendo: sono quasi tentato di dire “si stava meglio quando si stava peggio” ma ancora aspetto a pronunciarmi.
    Noi di UNIONE STELLA d’ITALIA abbiamo a cuore il solo bene dell’Italia (che non sempre coincide con il bene di TUTTI gli italiani) quindi se qualcuno pensa che il cambiamento della costituzione proposta da Renzi possa portare benefici alla Nazione vota SI altrimenti vota NO ma senza demonizzare chi vota il contrario di come la pensiamo. Tanto se va bene non cambierà nulla….anche se cambierà tutto.

  2. Per dirla alla Renzi maniera:
    ” Si poteva fare di meglio?” …”Certamente sì”.
    Allora sarà meglio riprovarci perché, a mio parere, questa riforma è la schifezza delle schifezze.
    Un paio di punti che ritengo sconvolgenti.
    1) Non abolisce il senato, ma elimina il voto dei cittadini dalla loro scelta. I senatori saranno scelti dai consiglieri regionali e avranno l’immancabile immunità parlamentare. I cinque senatori scelti dal capo dello stato che scopo hanno?
    Soluzione: Avrebbe dovuto abolire il Senato e più che dimezzare il numero dei deputati.
    2) Nell’articolo 117 svende la sovranità popolare. La potestà legislativa in Italia appartiene allo stato e alle regioni ma, con questa riforma costituzionale, grazie all’articolo 117, se vincerà il “SI”, la potestà apparterrà anche all’ordinamento dell’unione europea e di conseguenza sarà legittimata col nostro consenso.
    Soluzione: non avrebbe dovuto metterlo nella nostra costituzione come ha fatto, sbagliando fortemente, anche con la Spending review.
    3) L’abolizione del CNEN è una caramella di consolazione data a dei bambini innocenti. Renzi avrebbe fatto bene a non aggiungere questo minuscolo zuccherino, che sa tanto di presa in giro (per parlare pulito) dopo aver servito un lauto pranzo, completamene indigeribile.

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