17 agosto 2016. FONTE -Unione Stella d’Italia-
La Francia rivendica con fermezza i valori della civiltà europea e proibisce alle seguaci di maometto di andare in spiaggia coperte dalla testa ai piedi in un costume che è un insulto a chi è fermamente convinto che la donna debba avere l’assoluta libertà di comportarsi come crede, un costume che denota segregazione, inferiorità, ostentazione di un credo illiberale e aggressivo, intollerante e retrivo, un credo creato a tavolino per conquistare e soggiogare. Per fortuna l’Europa, dalla civile Austria, alla Ungheria, alla Francia che pure ha molte colpe riguardo alla situazione in cui ci troviamo oggi, si sta ribellando e comincia a porre dei limiti alla arroganza islamica.
In Italia invece abbiamo Alfano che oggi ha ragliato bollando come “provocazione” la proibizione del cosiddetto burkini, cioè l’ammasso di stracci che le fanatiche islamiche indossano facendo il bagno. Secondo i belati di Alfano queste proibizioni potrebbero causare degli attentati. Come se fossero necessarie delle provocazioni a provocare gli attentati dei maomettani! Forse Alfano crede ancora alla favola che lui stesso si è inventato che in Italia non vengono fatti attentati perché noi siamo tolleranti con i musulmani, anzi, più che tolleranti complici nel loro islamizzare le nostre vite. Oppure crede all’altra favola, sempre inventata da lui, che non ci sono attentati in Italia perché lui, proprio lui, Angelino Alfano, la stampella di Renzi e del renzismo, il trasformismo fatto persona, sia il ministro dell’Interno?
Il motivo è purtroppo che il lassismo italico ha fatto sì che il bel paese sia diventato un comodo covo da dove pianificare attività di terrorismo e indottrinamento islamista senza doversi eccessivamente preoccupare di guardarsi le spalle. In Italia un terrorista può vivere in appartamenti e ville o in alberghi stellati a spese dei tartassati e impoveriti cittadini italiani, può andare in centri di preghiera sovvenzionati da Arabia Saudita e Qatar, può muoversi liberamente, mangiare carne di animali macellati secondo il barbaro costume musulmano, può imporre alle sue donne di girare velate ostentando i simboli della sottomissione e della schiavitù.
Ma, per fortuna, mentre Alfano, in attesa che una si spera prossima elezione lo condanni all’oblio, pontifica sulle “provocazioni” occidentali nei confronti dei tagliagole islamici altri paesi corrono ai ripari, impongono il rispetto della civiltà europea, si ergono a difesa del diritto di non essere costretti a subire l’ostentazione di simboli che irridono alle nostre conquiste civili e sociali.
L’Europa si sta svegliando, ora speriamo che anche l’Italia si svegli e archivi definitivamente una classe politica che ci ha ridotto a un immenso campo profughi privo di regole e controlli.
Andrea Marrone