Abituarsi all’orrore

14 giugno 2016: FONTE -Unione Stella d’Italia-

Un amico omosessuale mi ha confidato di sentirsi improvvisamente indifeso vista la debole eco suscitata dalla tremenda strage nella discoteca frequentata da omosessuali di Orlando, in Florida. In effetti questa strage è passata subito in second’ordine e, secondo lui, questo è dovuto all’orientamento sessuale delle vittime.

Io non credo sia così. Io credo che i terroristi abbiano vinto una grande battaglia, sono riusciti a farci abituare all’orrore.

Oramai bruciare vive delle ragazze chiuse in gabbie di ferro, buttare persone dai piani alti delle case, affogarle, tagliargli la gola, crocifiggerli, decapitarli è cosa di tutti i giorni, non fa neppure tanto più notizia, molto meglio parlare dei mirabolanti risultati del Renzismo, di quanto siano sprovvedute e mascanzoncelle le opposizioni e di come gli italiani ora siano più ricchi, più felici, più sani e perfino più belli.

Però l’orrore è lì, appena fuori dalle nostre finestre e non parlarne, o parlarne solo per accenni superficiali non lo allontana, anzi, lo avvicina a noi. Cerchiamo perfino giustificazioni per i criminali, scomodiamo gli antichi peccati dell’Occidente, il colonialismo, le Crociate, chiediamo perdono di tutto e riteniamo che tutto sommato stiamo giustamente pagando per quello che è stato fatto un millennio fa ai poveri, pacifici, inermi musulmani.

Ma inermi e pacifici non lo erano mille anni fa e non lo sono adesso, hanno sempre sgozzato, crocifisso, bruciato e se è vero che lo facevano anche gli Occidentali è anche vero che noi abbiamo smesso abbastanza presto e ci siamo anche pentiti mentre loro continuano a farlo e ne sono fieri e contenti, prova ne sia i balletti di giubilo nei territori palestinesi alla notizia che due efferati assassini hanno sparato sugli avventori di un bar in Israele uccidendoli indiscriminatamente, che importa se sono donne, bambini, uomini, vecchi? Erano ebrei e come tali dovevano morire in nome di allah o potevano anche essere omosessuali, cristiani, buddisti, atei, uguale, tutti obiettivi legittimi.

E quindi avanti con le stragi, avanti con i proclami deliranti e grondanti sangue, avanti con la barbarie che nasce da uno scontro di civiltà antico quanto è antica la costruzione a tavolino di una religione concepita come strumento di conquista militare, di rapina, schiavizzazione e massacri. Assuefarsi all’orrore è imperdonabile come è imperdonabile non reagire.

Leader come Putin o come Trump hanno percepito da dove viene la minaccia mentre l’Europa, tutta tremante alla prospettiva che l’Inghilterra, una nazione che ha costantemente preso dall’Europa molto più di quanto ha dato e che si è tenuta ben stretta la sua sterlina, abbandoni la scalcinata casa comune, se ne sta a capo chino in docile attesa che le venga mozzato il capo. Qui, se non ci si sveglia, saranno dolori e questa non è una ipotesi ma è il messaggio, ossessivamente ripetuto, dai terroristi islamici, non ascoltarlo o fare finta di nulla è semplicemente suicidio.

Andrea Marrone

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