21 Maggio 2016: FONTE -Raffaele Fusilli/Stella d’Italia News
Giovedì 19 maggio u.s., presso il Comprensorio Logistico della Guardia di Finanza di Miseno, si è svolta la consueta esercitazione di sopravvivenza e soccorso in mare, 3^ edizione, rivolta ai finanzieri del Servizio Navale in forza al II Reparto Tecnico di Supporto di Nisida (NA).
Nell’ambito della periodica formazione periferica, l’attività mira a mantenere ed accrescere gli standard professionali del personale imbarcato sulle unità d’altura del Corpo.
Il corso, articolato su tre giorni, di cui due dedicati a lezioni teoriche in aula ed uno dedicato alla pratica in mare, seguendo le linee guida delle vigenti normative internazionali STCW ’78 (Standards of Training, Certification and Watchkeeping for Seafarers, convenzione adottata dall’International Maritime Organization il 7 luglio 1978), è finalizzato all’apprendimento di:
- comunicazioni radiotelefoniche in caso di “distress”,
- procedure standard,
- tecniche di sopravvivenza,
- dotazioni di bordo di una zattera di salvataggio autogonfiabile (ancora galleggiante, boe fumogene, fuochi a mano, razzi luminosi, ecc.).
L’iniziativa, in virtù della natura e dell’importanza rivestite, è stata aperta ad alcune classi dell’Istituto Tecnico Nautico “Duca degli Abruzzi” di Napoli, ad una classe dell’Istituto Tecnico “Tassinari” di Pozzuoli e numerosi studenti della scuola media di Vico Equense (NA).
L’evento si è articolato in due fasi:
- teorica a terra, durante la quale gli istruttori hanno dettagliatamente illustrato i mezzi di salvataggio sia individuali che collettivi; particolare attenzione è stata dedicata alla descrizione particolareggiata della zattera di salvataggio, dall’ubicazione, al lancio in mare, alle tecniche di ribaltamento ed alle dotazioni in essa contenute,
- pratica in mare, durante la quale (alla presenza degli alunni, spettatori attenti) i frequentatori del corso hanno simulato l’emergenza “abbandono nave”; dopo i previsti segnali d’allarme ed il successivo ordine del Comandante, indossate le cinture di sicurezza, si sono lanciati in mare dalla banchina allontanandosi dalla nave secondo procedura e, sotto il potente getto d’acqua di due idranti che simulavano avverse condimeteo, salendo a bordo della zattera in attesa dei soccorsi.
La particolare attività, necessaria al mantenimento degli standard professionali degli operatori ed interessante dal punto di vista didattico, ha riscosso l’apprezzamento di tutti i partecipanti e si è giovata dell’assistenza del presidio medico avanzato formato da un’ambulanza e relativo personale sanitario accompagnato da alcuni OPSA (Operatori Polivalenti Soccorso in Acqua) della Croce Rossa Italiana-Comitato di Ercolano.
Testo e foto Raffaele Fusilli