30 marzo 2016: FONTE -Unione Stella d’Italia-
Sono rimasto molto colpito, oggi, nel sentire il nostro ambasciatore Francesco Azzarello al TG2 parlare dell’incontro con le controparti indiane al tribunale internazionale dell’Aja. Secondo il nostro diplomatico l’incontro è stato cordiale, strette di mano, sorrisini e tutte le piacevolezze della diplomazia internazionale.
Contemporaneamente l’Italia sta facendo la faccia cattiva, non so fino a che punto seriamente, con l’Egitto colpevole di chiaramente depistare le indagini sulle torture e sull’assassinio di Giulio Regeni.
Ora, vorrei chiedere da questa nostra umile pagina: non sarebbe stato più consono da parte dell’ambasciatore Azzarello un atteggiamento meno amichevole e pacioso? Ho ancora negli occhi quel figuro di Staffan de Mistura che dispensava inchini a mani giunte e sorrisi smaglianti ai carcerieri dei nostri Fucilieri di Marina che da QUATTRO anni, sono vessati come ostaggi da un paese spregiatore dei diritti umani che ne trattiene uno per garantirsi di potersi riappropriare dell’altro quando riuscirà ad imbastire una accusa con le sue prove spregiudicamente false, cosa che da quattro anni non è stato in grado di fare.
E allora, se con Regeni si teme che la dignità nazionale dell’Italia sia messa in discussione cosa dire del caso dei nostri militari ostaggi in India?
E se in tutti e due i casi la dignità nazionale risulta offesa e sminuita non si dovrebbe avere, nell’ambito della diplomazia, un altro atteggiamento che quello disgustoso degli spaghetti e mandolino. Quei sorrisi e strette di mano cordiali dell’ambasciatore Azzarello non sono solo, secondo me, fuori luogo ma anche chiaro sintomo che alle Istituzioni il caso dei suoi due Servitori dello Stato non sta più di tanto a cuore altrimenti non si stringerebbero le mani ai loro aguzzini.
Se si teme per la dignità nazionale allora bisogna cominciare a mostrare di avere dignità e smettere con i sorrisetti e gli inchini se si desidera essere presi sul serio.
Andrea Marrone