La guerra infinita

25 Settembre 2015: FONTE -Unione Stella d’Italia

La guerra fredda è finita, forse costava troppo, forse ci si era stancati di tutto quel guardarsi a vista per poi non fare nulla, anche i militari si annoiano. E poi la pubblicità negativa, la paura atomica, MAD Mutual Assured Destruction, Distruzione assicurata per tutti quanti, non un buon affare a occhio e croce.

E quindi le guerre asimmetriche, combattute da paesi del terzo mondo, con soldati spendibili ed equipaggiamenti obsoleti ed economici che comunque erano venduti dalle grande potenze a caro prezzo.

Poi le guerre economiche, la distruzione delle economie con l’arma delle società di rating, dello spread, il dumping di prodotti a basso prezzo per spazzare via la concorrenza, l’uso di prigionieri comuni e politici, come fa la Cina comunista, per costruire ponti e strade in Africa.

E ovviamente, e quella non è mai cessata, l’accaparramento delle materie prime manu militari e, per fare le cose ancora più in grande, la destabilizzazione del bacino del Mediterraneo, della Penisola Araba e di parte dell’Africa per prendere due piccioni con una fava, anzi tre.

Primo piccione: prendersi le risorse di materie prime.

Secondo piccione: utilizzare armi sofisticate che poi vanno ricostruite e quindi far funzionare al meglio l’economia del proprio paese, meglio ancora se le armi utilizzate e da rimpiazzare si fanno pagare ad altri.

Terzo piccione: distruggere non solo l’economia dell’Europa Unita ma anche la sua unità etnica in maniera da assicurarsi che non si risollevi per parecchie generazioni e togliere così un concorrente del dollaro dai piedi.

Però, e nella storia grazie al cielo ci sono sempre i però, gli americani con la loro consorteria di poteri finanziari, banche, agenzie di rating, multinazionali, non sembrano aver tenuto conto della Russia. Proprio quella Russia che avevano mandato in bancarotta all’epoca di Ronald Reagan e dell’Impero del Male.

Bene, la Russia, non più comunista e collettivizzata ma oramai ben assestata, dopo un buio periodo di dominio mafioso, in una economia post capitalista, sta mettendo un freno ai disegni americani e quel freno, dopo averlo sperimentato in Ucraina, ora lo mette in atto in Siria.

E’ utile fare notare che da quando gli Spetnaz russi si sono infiltrati dietro le linea dell’esecrabile stato fantoccio dell’Isis questi tagliagole da strapazzo, sadici violentatori mercenari, non si sono più fatti sentire  e state pur certi che quelli che escono dalle loro luride tane il più delle volte non ci rientrano più.

Questa azione potente ordinata da Putin eviterà l’invasione dell’Europa e il definitivo tramonto della sua civiltà? Probabilmente si, già parecchi stati dell’Europa dell’Est, ma non solo di quella dell’Est si sono irrigiditi contro le follie dei banchieri al timone dell’Unione Europea e rivendicano il diritto degli europei di non soccombere alla marea islamica e, spero, altri paesi li seguiranno.

Non ho nessuna speranza invece sul nostro Paese, in balia di personaggi senza scrupoli che hanno trasformato la nostra Marina Militare in un servizio navetta per immigranti illegali al punto tale che ora gli Ammiragli ragliano che le prossime navi saranno costruite appositamente per fronteggiare emergenze che sarebbe compito della Protezione Civile fronteggiare. Questi personaggi sono gli stessi che speculano due volte sui clandestini, una volta sfruttandoli economicamente lucrando su quanto i vari governi rubano agli italiani per regalare a chi si occupa della assistenza ai clandestini e una seconda volta cercando di mettere la marea islamica in condizione di votare nella giuliva speranza che votino per chi se li è andati a prendere sulle coste africane e gli ha dato vitto e alloggio mentre i nostri pensionati fanno la fila alla Caritas per un umiliante pasto da poveri. Eppure i risultati delle elezioni democratiche nei paesi islamici che hanno visto l’emergere di una leadership fondamentalista dovrebbe averli messi in guardia ma, si sa, le brutte cose accadono solo agli altri e poi, chi se ne frega, loro vivono oggi, non quando, tra magari solo una ventina d’anni, l’Italia sarà una teocrazia islamica.

E allora speriamo in Putin, un leader che ha ridato dignità al suo paese e che mette i suoi cittadini al di sopra di qualsiasi altra considerazione. Un esempio per tutti di patriota e di uomo d’onore. teniamo anche conto che la Russia, pur non essendo un paese altruista o particolarmente virtuoso, non ha mostrato, fino ad ora, di volersi ingerire nella conduzione di altri paesi come invece fa, regolarmente, l’America, un paese che invece cerca di proiettare una immagine virtuosa e benigna da protettore della pace e del benessere dell’umanità pur avendo una storia anche recente di ben altra portata.

Andrea Marrone

Condividi

Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Sponsor

Articoli correlati