25 Maggio 2015: FONTE -Associazione Sarda Trapianti “ALESSANDRO RICCHI”-
Sabato 23 maggio è stata una giornata di comunione fraterna fra pazienti trapiantati , familiari dei donatori defunti e degli operatori sanitari : ricca di emozioni e di stimoli per fare sempre più e meglio è cominciata a Cagliari, al mattino nella cappella dell’albergo della salute dell’Ospedale Brotzu e si è conclusa ad Iglesias nella monumentale Chiesa Cattedrale, unico tempio sacro al mondo della comunità cattolica dedicato alla Vergine Francescana Santa Chiara.
La chiesa di Santa Chiara a Villa Ecclesiae venne eretta negli anni ottanta del XIII secolo per volontà del conte Ugolino della Gherardesca in stile romanico – gotico. Due epigrafi permettono di stabilire che l’edificio era in costruzione nel 1284 e che venne completato prima del 1288.
Anche quest’anno la cittadinanza di Iglesias e del Sulcis Iglesiente ha accolto, come nelle grandi occasioni, l’invito. Fedeli e laici hanno occupato tutti i posti delle panche, accorsi per ringraziare i donatori e gli operatori sanitari defunti, con la celebrazione eucaristica e con il canto. Dalla Santa Francescana e dalla Madre dell’Amore di Cristo abbiamo colto una preziosa e sacrale occasione per attingere a piene mani la forza ed il coraggio non solo per ringraziare ma per offrire il servizio delle opere per la rinascita della vita, attraverso il dono di sé, con la ritrovata solidarietà umana verso chi la vita la sta perdendo.
Il Parroco Don Antonio Mura ha introdotto la liturgia Pentecostale ringraziando l’Associazione Sarda Trapianti, intitolata al compianto cardiochirurgo Alessandro Ricchi scomparso tragicamente nel 2004, organizzatrice dell’evento da oltre dieci anni. Poi ha accolto le altre associazioni cittadine AVENTI, ANED e AVIS per la loro presenza e per la loro preziosa opera di volontariato volta alla donazione degli organi e del sangue. L’omelia, riprendendo le letture bibliche della Festa di Pentecoste, come la mattina nella Capella del Brotzu, il celebrante ha ricordato il dono dello Spirito Santo che è disceso allora e discende oggi nelle anime e nei cuori degli uomini rinnovandoli a vita nuova come avviene nel caso della donazione amorosa e disinteressata dei nostri fratelli defunti che oggi ringraziamo e che hanno strappato dalla morte i malati gravi che attendevano la solidarietà e l’amore di questi eroi defunti.
IL CONCERTO DI MUSICA SACRA
Dopo la celebrazione eucaristica è stata la volta della esibizione delle quattro corali corali parrocchiali. Dopo le esibizioni degli anni passati abbiamo riproposto, partendo dai cori parrocchiali, di sensibilizzare le comunità cristiane della nostra Diocesi e dell’intera Sardegna traendo lo spunto per proporre una organica Pastorale della Salute rivolta ad animare, come il sale della terra, il popolo di Dio per produrre il nobile frutto del miglioramento della qualità della vita : risorgendo a vita nuova con un trapianto.
Abbiamo in tal senso interpellato il nuovo Arcivescovo di Cagliari,Mons.Arrigo Miglio Presidente della Conferenza Episcopale della Sardegna di creare, con pazienti ed operatori sanitari, opportune occasioni di incontro e di dibattito per la nascita di linee programmatiche concrete di impegno nella vita di tutti i giorni.
Ha dato inizio il Coro della Parrocchia S.Paolo Iglesias diretto dalla giovane mamma Roberta Salaris che ha presentato le sue due piccole bambine nel mezzo delle magliette rosse dei coristi e quelle nere dei musicisti. Il Coro S. Paolo è costituito da più di 10 anni composto da circa 35 persone, una tastiera, 2 chitarre, un violino, un flauto traverso e una batteria elettronica con i bonghi.Sono soliti animare la liturgia eucaristica nella messa delle 9.30 ogni domenica e tutte le celebrazioni liturgiche importanti. Eseguono polifonia moderna con brani di Frisina, Gen verde, Stefano Puri, ecc… Si sono esibiti presentando 2 brani del Maestro Stefano Puri, tutti e due tratti dai testi liturgici dell’antico testamento: INNO AL SIGNORE DELLA TEMPESTA e SHEMÀ ISRAEL.
La seconda esibizione è del Coro Francescano Iglesias diretto da Giovanna Manca
Il Coro Francescano, fondato da Padre Emilio Maccioni, si è esibito per la prima volta a Pasqua del 2007, in occasione del pontificale del Vescovo Monsignor Tarcisio Pillolla; ha tenuto diversi concerti principalmente nella chiesa di S.Francesco, ma anche in altre località come Ales, Buggerru, Alghero. Dopo che, per motivi di salute, Padre Emilio ha lasciato Iglesias, nel gennaio 2015 la direzione del Coro Francescano è stata affidata a Gianna Manca che prosegue sul percorso delineato ed ampliandolo con lo studio delle Laudi spirituali e delle composizioni del sacerdote musicista Iglesiente Pietro Allori(*) di cui ricorre il 30° anniversario della morte. Il Coro ha proposto 3 brani tra i quali il “Regina coeli laetare” di don Allori che rappresenta la prima esecuzione in assoluto (neppure don Allori ha fatto in tempo ad eseguirla!) TUI AMORIS IGNEM (Taizè) – O MARIA DIANA STELLA (S. Razzi) – REGINA COELI LAETARE ( P. Allori)
Il terzo coro ad esibirsi è stata Corale Polifonica Beata Vergine di Valverde diretta da Carlo Meloni alla Tastiera Felice Carta.
E’ una bella e solida realtà nella Parrocchia di Valverde. Nasce qualche anno fa da una iniziativa dei Padri Cappuccini ed è formata da 20 persone. La Corale spazia nell’ambito della musica Liturgica e Tradizionale e partecipa ad eventi anche al di fuori della Parrocchia, con l’animazione di Liturgie o partecipando ad esibizioni e Concerti.
Hanno Presentato 3 brani : TOLLITE Hostias – TOTUS TUUS (Frisina) – DIO CARITA’(Frisina)
Ha chiuso il concerto il Coro “Giardino Musicale” diretto dal maestro Roberto Trastu.
Nasce nel 2001 nell’ambito dell’omonimo progetto ideato fin dal 1992 dal maestro Trastu. Nel corso di questi anni si è prima specializzato nell’animazione liturgica poi ha intrapreso uno studio della musica corale “a cappella” del ‘500, inserendo nel suo repertorio brani di musica sacra e profana di vari autori, tra i quali Palestrina, Da Victoria, Hassler, Praetorius, Croce, etc.; fino ad arrivare ai contemporanei, con un occhio di riguardo al grande musicista iglesiente Don Pietro Allori (1925 – 1985) che viene ormai eseguito in tutta Europa.Ha presentato tre brani
OMNI DIE DIC MARIAE (Anonimo sec XII) – RESONET IN LAUDIBUS (Allori ) -ALMA REDENTORIS MATER (Palestrina)
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La musica ha un potere speciale: è capace di scavare nel profondo di ognuno di noi e con la vibrazione degli strumenti e delle voci ci porta verso le sublimi vibrazioni dello spirito e dell’anima. In religioso silenzio i partecipanti hanno provato emozioni e riflessioni che lasciano la traccia nei volti e porteranno frutti di partecipazione e solidarietà alla causa comune della liturgia della vita.
Giampiero Maccioni
(*)Don Pietro Allori (Gonnesa 1925 – Iglesias 1985) fu Maestro di Cappella e Organista per trent’anni presso la Cattedrale di Iglesias (Cagliari). Il tracciato della sua formazione musicale partì dall’approfondimento del Canto gregoriano e della Polifonia palestriniana, comprendendo anche lo studio del Corale bachiano. In questo itinerario formativo si inserì un ulteriore elemento della sua sensibilità di compositore: la suggestione della musica tradizionale sarda.Ha composto 27 Messe e numerosissimi Mottetti e Responsori.Di notevole importanza è la sua produzione strumentale per organo, pianoforte, chitarra. Meritano particolare considerazione nella produzione corale le due versioni delle “Sette Parole di Nostro Signore Gesù Cristo in Croce” (1980 e 1983) e le raccolte di canti liturgici composte tra il 1981 e il 1984.Gli ultimi cento canti sono stati composti per la commemorazione del settimo Centenario della consacrazione della Cattedrale di Iglesias. Don Allori si dedicò fin da giovanissimo allo studio della musica, con particolare attenzione per il canto gregoriano, che diverrà l’autentica fonte della sua ispirazione artistica di compositore. Studiò intensamente il Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach, e ciò lo indusse, pur se dotato di notevolissime qualità e di una grande facilità di lettura mentre ancora completava gli studi di teologia, ad approfondire lo studio della composizione con i maestri Alessandro Esposito e Rodolfo Cicionesi del Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, e polifonia antica con il maestro Amerigo Bortone del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. La produzione di don Pietro Allori conta più di 20 messe ed oltre 800 composizioni vocali: mottetti e responsori destinati al servizio liturgico della cattedrale, principalmente, ma anche brani didattici e ricreativi e qualche centinaio di brani per organo, pianoforte e chitarra. Le sue composizioni strumentali nascono all’interno di quell’attività didattica che don Allori dedicò con molta passione ad allievi di ogni età. A molti di costoro sono dedicate sue composizioni.