Il nemico in casa

20 Maggio 2015: FONTE -Stella d’Italia News-

Bravissime le Forze dell’Ordine che hanno catturato un pericolosissimo terrorista assassino, pare addirittura la mente dietro l’infame strage del museo di Tunisi. Dopo i doverosi e meritati applausi dobbiamo però chiederci come mail il tunisino di 22 anni, ben noto alle stesse Forze dell’Ordine e residente presso la madre che svolge l’attività di badante, già colpito da provvedimento di espulsione sia riuscito a rientrare in Italia con uno di quei famosi barconi che secondo le anime belle nostrane portano solo festosi gruppi di perseguitati in cerca di una sponda accogliente.

Oltre a questa, direi legittima, domanda bisogna poi rendersi conto che l’uomo della porta accanto, l’esotico e sorridente affabile vicino mediorientale dalla cui porta arrivano fragranze di cumino e curry, effluvi di terre lontane e che parla un italiano musicale ma corretto potrebbe non essere quello che sembra.

Potrebbe essere uno che sgozza la figlia se frequenta un italiano, che picchia la moglie e la segrega in casa e perfino uno che non solo incita allo sterminio dei Cristiani ma che si rende parte attiva nel perpetrare crimini orrendi in nome della sua religione islamica.

Non mi si tacci di razzismo, non sono e mai sarò razzista o di intolleranza, a me vanno bene tutti, tranne quelli che mi vogliono asservire o ammazzare. Quelli proprio non li sopporto. Rispetto molto i nuovi cittadini italiani, lavoratori onesti e coscienziosi per la gran parte. Ma invoco un maggior controllo sugli altri, su quelli a rischio che, per non saper né leggere né scrivere, devono essere espulsi immediatamente ed irrevocabilmente.

Se così fosse stato quel vigliacco e delinquente che ha ucciso persone inermi nel museo di Tunisi forse non sarebbe stato in grado di ordire la sua trama di morte. Penso che qualcuno dovrebbe meditare su questo.

Andrea Marrone

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