Ma in che mani siamo?

29 Aprile 2015: FONTE -Stella d’Italia News-

Dunque, a Milano si radunano facinorosi da tutta Europa per rovinare la festa, già abbondantemente rovinata da camorristi, ritardatari, incompetenti, collusi ecc. ecc. dell’Expo. Con una veramente ammirevole e misurata operazione di controllo preventivo le Forze dell’Ordine ne beccano alcuni con arsenali di oggetti atti a devastare, distruggere, incendiare. Li fermano, ne chiedono l’espulsione e giudici dell’Ufficio immigrazione del Tribunale civile di Milano non convalidano il provvedimento di allontanamento.

Nelle quattro ordinanze di diniego, il presidente facente funzioni Olindo Canali e il giudice Nicola Fascilla stabiliscono che non basta dire, come scrive la Polizia, che i quattro mascalzoni stranieri siano stati «individuati in un edificio che da informazioni in possesso delle autorità era destinato ad accogliere soggetti appartenenti all’area anarchica» o che erano «in possesso di oggetti atti a offendere» senza dire se erano bastoni, bombe molotoff, coltelli o altro: queste espressioni, infatti, «non contengono riferimenti individualizzanti sulle condotte» che dovrebbero giustificare una «limitazione gravissima di diritti fondamentali di cittadini comunitari» come l’espulsione, «dovendosi invece pretendere» a questo fine precise condotte «incompatibili con la civile e sicura convivenza».

Cioè bisogna aspettare che i bastoni e i coltelli e le bombe incendiarie siano usati per allontanare questi soggetti dal nostro territorio. Ah beh, niente da dire, complimenti ai due giudici, è così che si salvaguardia Ordine Pubblico, legalità e si garantisce l’incolumità dei cittadini o, se preferite, visto che oramai tali siamo, dei sudditi italiani.

Continuiamo a confidare nell’abnegazione delle Forze dell’Ordine che, con un catino bucato, devono cercare di svuotare le nostre strade dal marciume degli antagonisti anarchici europei e nostrani.

Buona Expo Milano.

Andrea Marrone

 

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