l’orrore islamico

07 Gennaio 2015: FONTE -Stella d’Italia News –

I dodici morti di Parigi sono anche nostri. Nessuno è immune dalla bestialità del terrorismo islamico e la colpevole inerzia dell’Europa nei confronti delle persecuzioni anti cristiane nel mondo, unita alla demenziale politica di smantellamento delle frontiere sud dell’Europa ad opera di una successione di governi incapaci e non eletti da nessuno bensì imposti agli italiani dalla gerontocrazia al vertice dello Stato, ci hanno tolto la capacità di controllare e contrastare le infiltrazioni terroristiche.

Tanto per chiarirci sono gli stessi governi di incompetecnici o professionisti della furberia, demagogia, poltronismo e cinismo che permettono da tre anni che l’Italia sia umiliata dall’India, paese palesemente nemico o che ha ottenuto il bel risultato di un tasso di disoccupazione ai massimi storici e che condanna generazioni di giovani a non avere un futuro negandogli il presente lavorativo nella Repubblica fondata sul lavoro.

Ma diciamo due parole sull’Islam: ci sono musulmani degnissimi che, leggendo il Corano, vi trovano parole di pace e di tolleranza. Altri che vi leggono parole di violenza e di intolleranza. Chi ha ragione?

In realtà tutti e due, Maometto ha costruito un messaggio religioso funzionale a permettere agli arabi di uscire dalla sterile penisola araba e di conquistare le zone fertile e ricche del morente Impero di Bisanzio e poi proiettarsi nel Mediterraneo e in Asia, raggiungere i Pirenei, i Balcani fino a Vienna, l’Italia meridionale e le isole, ovunque conquistando, sterminando e governando i superstiti con il pugno di ferro. E il Corano, scritto in arabo classico e in versi è soggetto ad essere interpretato. La mancanza di un vero e proprio clero comporta che chiunque possa ergersi a “interprete” delle sure, cioè i versetti del Corano. Chi li legge in senso traslato, come la Divina Commedia, chi li legge in senso letterale, chi mette l’enfasi sulla pace, chi la mette sullo sterminio dei Kaffir, dei non credenti in Allah, cioè, cari amici, noi tutti.

Cosa fare quindi? Avere il coraggio di dialogare sul serio con l’Islam moderato, aiutare le economie dei paesi arabi privi del petrolio senza avere la ridicola arroganza di imporre loro una democrazia che non concepiscono né comprendono né desiderano e diffondere la vera cultura della pace al tempo stesso in cui nei luoghi di ritrovo, nelle madrasse, nelle moschee si deve vigilare per individuare i predicatori violenti e, una volta individuati, processarli velocemente e incarcerarli. Non rimandarli nei loro paesi a diffondere l’odio ma trattenerli nelle carcere europee tentando di riabilitarne la mente ottenebrata.

E i terroristi? come comportarsi con loro? In una sola maniera, l’Occidente ha una pletora di corpi speciali addestratissimi. Mettiamoli all’opera ed eliminiamo i terroristi uno per uno, cacciamoli e sterminiamoli senza tante storie, che dobbiamo fare con gente che taglia le gole al prossimo e si fa filmini mentre lo fanno? Aprire un dialogo o abbatterli come belve pericolose?

Io propendo per la seconda ipotesi.

Andrea Marrone

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