Operazione “Archimedes”: 34 Paesi contro il crimine internazionale

25 settembre 2014 FONTE – Web News Polizia di Stato.

È stata chiamata “Archimedes” l’operazione coordinata da Europol che, dal 15 al 23 settembre, ha visto la partecipazione delle Forze di polizia di 34 Paesi, 28 dell’Unione Europea e 6 esterni come Australia, Colombia, Norvegia, Serbia, Stati Uniti d’America. Si tratta dei progetti “Empact” – Joint actions days (Jad), fortemente voluti nell’ambito del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea, che hanno lo scopo di rendere più evidente ed efficace l’azione di contrasto al crimine grave e organizzato. L’attività, svolta in modo congiunto e contemporaneo nel territorio europeo, ha registrato la partecipazione di oltre mille operatori delle agenzie di polizia degli stati interessati. Per l’Italia hanno partecipato alle azioni le direzioni centrali dei Servizi antidroga e dell’Immigrazione, nonché il Servizio polizia postale e delle comunicazioni. Insieme ad essi anche la Guardia di finanza e l’Arma dei carabinieri.

A supporto delle operazioni anche l’attività delle agenzie e organizzazioni internazionali quali Eurojust, Frontex e Interpol. Le azioni hanno interessato aeroporti, settori di frontiera terrestre, porti e città, consentendo l’arresto complessivamente di 1.027 persone, il sequestro di ingenti quantità di sostanze stupefacenti, l’individuazione di merci e medicinali contraffatti. Il bilancio dell’operazione è stato presentato questa mattina all’Aja (Olanda) dov’era presente anche il capo della Polizia Alessandro Pansa, insieme ai vice capo Francesco Cirillo e Matteo Piantedosi. Durante l’incontro con la stampa, che si è tenuto in occasione della giornata di apertura della conferenza dei capi delle polizie europee, il prefetto Pansa ha commentato con grande soddisfazione gli esiti dell’operazione “Archimedes”.

L’intervento del prefetto Pansa

Il capo della Polizia ha evidenziato “La validità della strategia di contrasto focalizzata sulla neutralizzazione dei cosiddetti facilitatori di immigrazione irregolare e del traffico di esseri umani, del narcotraffico, di organizzazioni intente alla contraffazione di merci, di crimini perpetrati per il tramite di strumenti informatici”. Pansa ha inoltre sottolineato che “L’esercizio operativo, frutto di un’efficace pianificazione e attuato grazie alla convergenza d’intenti degli stati membri, che hanno aderito con entusiasmo e determinazione all’idea di realizzare azioni sincrone sul territorio europeo, ha risposto pienamente agli obiettivi inizialmente individuati”. “Sempre più si ripete in ogni contesto – ha continuato il Prefetto – che le organizzazioni criminali assumono caratteristiche non riconducibili a identità nazionali specifiche anzi, di contro, identificate da transazionalità, dinamicità e flessibilità d’azione. Di conseguenza sempre meno l’attività delle agenzie di polizia può esercitarsi entro i confini della sovranità nazionale, richiedendosi maggiore sostegno alla prospettiva della cooperazione, dell’interazione, della sinergia”.

 

 

 

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