La sosta nella capitale Dar Es Salaam – casa della pace in arabo – dal 13 al 17 luglio, ha visto impegnato l’equipaggio del cacciatorpediniere della Marina in attività di cooperazione Regional Capacity Building con la Tanzanian Navy ed umanitaria portando assistenza medica ad alcune realtà dove l’infanzia è sofferente.
All’arrivo in porto, nave Mimbelli ha ricevuto la visita dell’ambasciatore d’Italia in Tanzania, Luigi Scotto. Il nostro ambasciatore ha sottolineato l’importanza dell’attività di presenza della Marina Militare nel bacino dell’Oceano Indiano meridionale e dell’Africa sub-equatoriale, a supporto degli interessi nazionali e a protezione della comunità marittima internazionale in un’area di interesse strategico per la nazione. Sono state visitate la ‘Missione delle Suore della Consolata’ nella periferia di Dar es Salaam, nel povero quartiere di Mbagala dove le Sorelle operano occupandosi di prendere in cura ogni giorno, più di 500 persone affette da varie patologie.
Il comandante di nave Mimbelli, capitano di vascello Davide Berna, ha incontrato poi il vice capo di stato maggiore della Tanzanian Navy, brigadiere generale Majumba, presso il suo quartier generale di Kigamboni dove hanno parlato della buona riuscita delle attività di addestramento nell’antipirateria, svolte a bordo del Mimbelli, manifestando la volontà di proseguire in futuro questa cooperazione che non fa che accrescere tra le due marine. Terminata la sosta nave Mimbelli è tornata in mare per riprendere l’attività di pattugliamento nelle acque dell’Oceano Indiano.
Sono felice di leggere notizie così belle: ciò dimostra come le nostre Forze Armate hanno un grande compito umano e sociale in aiuto di chi si trova nel bisogno, come nel caso descritto nell’articolo.
W L’ITALIA!!!
Maurizio di Iulio