Buccinasco: avevano comprato un arma per commettere un omicidio. Arrestate tre persone.

30 novembre 2012. FONTE-GdF C0mando Provinciale di Milano-

Nel corso di più ampie indagini condotte dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Milano, è stato scoperto un disegno criminale che mirava all’omicidio di una persona.

Tutto ha avuto inizio dal sequestro di una pistola effettuato nel corso di una perquisizione. La pistola era stata consegnata , al fine di aggiungere un silenziatore, dai coniugi C.G. e C.L. a tale S.G., soggetto vicino ad ambienti malavitosi.

In base a ciò l’Autorità Giudiziaria meneghina aveva disposto, d’urgenza, il controllo di alcune utenze telefoniche e ulteriori intercettazioni ambientali nei confronti delle persone che si sospettava fossero coinvolte nell’illecita detenzione dell’arma da fuoco.

Dalle conversazioni intercettate sia in casa che per telefono nulla lasciava però intuire la vittima ne tantomeno il potenziale movente per la detenzione dell’arma.

Sono state quindi analizzate, attraverso un costante monitoraggio dei soggetti, le abitudini e le frequentazioni degli stessi prendendo in considerazione ciascun singolo dettaglio avesse potuto far scattare nella mente dei due un disegno criminale.

Quella che si è andata via via delineando è stata la più assurda delle ipotesi.

I coniugi in questione infatti, entrambi di origine campana, ma residenti in Buccinasco, erano di fatto separati da anni seppur vivessero ancora insieme in attesa che la loro figlia diventasse maggiorenne. Nel frattempo la C.L. aveva però iniziato a frequentarsi con una sua collega G.R.: entrambe appassionate di arte, infatti, trascorrevano spesso giornate a mostre o a fiere .

Tale frequentazione era stata inquadrata dagli inquirenti quale un normalissimo rapporto di amicizia tra due donne separate. Senonché le risultanze che via via andavano emergendo hanno portato a riqualificare tale rapporto. Di ciò, i militari hanno avuto la conferma nel momento in cui è subentrata una quarta figura: il marito della G.R..

È solo allora che è apparsa chiara la vittima ed il movente dell’omicidio. Il più antico dei moventi ma in chiave tutta nuova: la gelosia, un sentimento minacciato dal riavvicinamento di L.I. , marito separato di G.R..

La C.L. infatti,  aveva costretto il proprio ex marito, minacciandolo di cacciarlo di casa e di togliergli la figlia, ad aiutarla a sbarazzarsi di L.I..

Per questo i coniugi si sarebbe procurati prima l’arma e poi il silenziatore, dopo aver scartato ulteriori progetti di omicidio. È stato solo grazie al provvidenziale intervento delle Fiamme Gialle, coordinate dalla Procura della Repubblica di Milano nella persona del Dott. Forno e della Dott.ssa Cento, che si è riuscito a scongiurare il peggio.

Sono quindi scattate le manette per i coniugi e per il soggetto che aveva procurato l’arma.

Le ipotesi degli investigatori hanno subito trovato conferma nelle dichiarazioni del C.G. che in sede di interrogatorio ha confessato.

Ancora spaventati ed increduli invece, la potenziale vittima e G.R. i quali alla notizia del disegno criminale, hanno subito collegato minacce e atti vandalici subiti nell’ultimo anno.

 

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