11 Febbraio 2014 – ore 12,45 : FONTE – Polizia di Stato –
Un legame a doppio filo univa da anni le famiglie mafiose dei Gambino di New York, negli Stati Uniti e la ‘Nrangheta calabrese, in particolare le famiglie degli Ursino e dei Simonetta, di Gioiosa Jonica.
Ma, attraverso intercettazioni telefoniche, ambientali e, anche, con agenti sottocopertura, questa mattina, sono stati spezzati i rapporti tra l’Italia e le “famiglie” oltreoceano, in una vasta operazione chiamata “New Bridge”.
Gli arresti, 26, sono stati eseguiti dagli uomini del Servizio centrale operativo (Sco) della Polizia di Stato e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria in diverse città italiane mentre, negli Stati Uniti, da quelli dell’Fbi. Sono invece 18 le persone indagate a piede libero.
L’indagine è frutto di un lavoro avviato nel 2012 dallo Sco nell’ambito del protocollo chiamato “Pantheon” fra Italia e Stati Uniti che mira al contrasto alla criminalità transnazionale.
Le accuse, ipotizzate a vario titolo nei confronti degli indagati, vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso all’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, dallo spaccio al riciclaggio e altri reati.
L’indagine ha svelato il tentativo delle ‘Ndrine di far giungere in Italia un’imponente quantitativo di cocaina proveniente dai potenti cartelli narcos del Centro America, con basi logistiche nel Sud (Guyana) e in Italia, a Gioia Tauro.
La cocaina arrivava in forma liquida all’interno di barattoli di frutta confezionata da una società guyanese a cui lo scorso novembre era stato sequestrato un carico di oltre 70 chili.
Per l’attività internazionale, la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, titolare delle indagini, si è avvalsa dell’attività della Direzione centrale per i servizi antidroga e del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia.
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, si è complimentato con il capo della Polizia, Alessandro Pansa, per l’operazione antimafia di oggi. “Un’attività svolta congiuntamente dalla nostra Polizia di Stato e dall’Fbi -ha detto il ministro Alfano- che conferma l’impegno e la qualità dei risultati raggiunti nell’azione di contrasto alle più pericolose forme di associazioni criminali di stampo mafioso”.