16 Ottobre 2013 – ore 12,55 : FONTE – Polizia di Stato –
Una nuvola di fumo di sigarette avvolgeva i due tavoli ai quali erano seduti 13 giocatori cinesi; 8 mila euro in contanti erano sparsi sui tappeti verdi tra tessere di Mahjong e dadi.
È questa è la scena da film che si è presentata ieri sera agli agenti del commissariato Sempione di Milano intervenuti in uno stabile di via Sarpi nella Chinatown meneghina a seguito di una segnalazione di un comitato cittadino.
I tredici giocatori però non erano comparse su un set di Hong Kong ma erano incalliti giocatori d’azzardo tutti presi dal passatempo nazionale cinese, il Mahjong.
Quando gli agenti sono saliti al primo piano ed hanno bussato alla porta, gli scommettitori non si sono nemmeno preoccupati di chiedere chi suonasse al campanello talmente erano presi dalla febbre del gioco.
Solo alla vista delle divise i 13 hanno cercato di occultare il denaro e, alcuni, di nascondersi in piccole rientranze dei muri della casa.
Niente da fare però per i 13 biscazzieri che sono stati fermati e denunciati per gioco d’azzardo; tra loro tre irregolari uno dei quali ricercato per estorsione. Tessere, dadi e soldi, così come l’appartamento, sono stati sequestrati e messi a disposizione della magistratura. Una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale per il proprietario dell’appartamento e per la sorella che si volevano opporre al sequestro della casa.
“I miei ragazzi – ci dice il dirigente del Commissariato Osvaldo Rocchi – erano andati a verificare una segnalazione che ci era arrivata da un comitato cittadino. Nell’esposto veniva segnalato un andirivieni molto strano a qualunque ora del giorno e della notte nello stabile di via Sarpi. Cittadini cinesi, ormai la maggioranza in quel quartiere, entravano ed uscivano dal portone con insolita frequenza”.
“Appena arrivati – continua il vice questore aggiunto Rocchi – gli agenti hanno notato che al primo piano c’era un appartamento con i vetri oscurati con carta molto spessa e dietro si intravedeva comunque la luce accesa e persone che si muovevano nelle varie stanze. Gli operatori decidevano quindi di suonare al portone soprendendo i giocatori intenti a scommettere”.
“Non è la prima volta che nella zona sequestriamo delle bische – conclude Rocchi – anche un anno e mezzo fa poco distante da lì scoprimmo un’altra bisca e adesso stiamo verificando l’eventuale esistenza di altre case da gioco clandestine”.
“Lo sparviero di canapa”, questa è la traduzione della parola Mahjong, è un gioco in cui si devono indovinare gli abbinamenti tessere con simboli o numeri escludendole dal tavolo e acquisendo nel contempo un punteggio utile alla vincita della partita.
Nato probabilmente alla metà del XIX secolo il Mahjong è diffuso in tutta la Cina in diverse varianti ed ha conquistato anche i giocatori di Giappone e Stati Uniti; meno diffuso in Europa.