26 Febbraio 2013: FONTE – Polizia di Stato –
Per i loro furti avevano preso di mira ferrovie ed aziende private del Nord Italia. A finire in carcere con l’accusa di furto aggravato, ricettazione e associazione per delinquere, sono stati 10 rumeni a conclusione di un’operazione della polizia ferroviaria di Torino.
Le indagini, iniziate a seguito di un rilevante furto di rame allo scalo ferroviario di Casale Monferrato per un valore di circa 100 mila euro, hanno portato all’individuazione di una organizzazione criminale, con sede in Lombardia, nella zona di Milano, Monza, e Bergamo, specializzata in furti di grossi quantitativi di rame.
I poliziotti hanno accertato, per il gruppo criminale, la responsabilità di almeno 21 furti avvenuti fra il giugno 2011 e il febbraio 2013.
Sono numerosi i chilometri di “Oro Rosso” rubati dai rumeni: nel febbraio/marzo 2012 sono stati asportati circa 20 chilometri di cavi di rame da campi agro voltaici nella zona di Piacenza, mentre altri 26 sono stati fatti sparire dalla linea ferroviaria Milano – Venezia nel maggio/giugno 2012.
Le azioni criminose erano precedute da una accurata organizzazione, con sopralluoghi e valutazione della quantità di refurtiva, tanto che, in alcune circostanze, i malviventi rubavano nei giorni immediatamente precedenti, o la notte stessa, mezzi pesanti sufficienti al trasporto del materiale che avrebbero rubato.
Non solo rame. Il gruppo era anche specializzato nel furto su commissione di parti di macchine di lusso nei depositi giudiziari di Milano. Gli stessi si sono resi responsabili anche di furti in alcuni mobilifici, in cascine agricole dove razziavano anche gasolio.
Dalle intercettazioni è emersa, inoltre, una articolata organizzazione, con chiara suddivisione dei compiti e rafforzata da una forma di mutuo soccorso che garantiva l’assistenza legale in caso di necessità, contribuendo al pagamento delle spese legali.