01 Marzo 2021: FONTE- Marina Militare –
Il programma di acquisizione vedrà il massiccio utilizzo di tecnologie ed eccellenze made in Italy e la partecipazione di grandi, medie e piccole imprese nazionali
Il giorno 26 febbraio è stato firmato a Roma il contratto tra l’Organizzazione Internazionale per gli Armamenti OCCAR (Organisation Conjointe de Cooperation en matiere d’ARmement) e FINCANTIERI per la realizzazione di due nuovi sottomarini, più due in opzione, per la Marina militare denominati U212NFS (U212 Near Future Submarine).
Il programma di acquisizione vedrà il massiccio utilizzo di tecnologie ed eccellenze made in Italy e la partecipazione di grandi, medie e piccole imprese nazionali che saranno coinvolte sia nella fase di sviluppo che di fornitura di componentistica.
Il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, ha espresso soddisfazione per la firma del contratto ed ha commentato “Questo accordo, di strategica importanza, doterà la Marina militare e la sua componente sommergibili di mezzi altamente tecnologici in grado di eccellere nella dimensione subacquea e di svolgere, nell’attuale scenario geo-politico, un ruolo fondamentale per la salvaguardia degli interessi del Paese”.
Si tratta di un mezzo, quello subacqueo, in grado di permanere in mare per tempi anche molto prolungati e, grazie alla sua “invisibilità”, capace di raccogliere informazioni senza alterare l’ambiente e il soggetto osservato, operando anche in presenza di elevata minaccia, pronto ad agire qualora ce ne fosse la necessità, rappresentando lo strumento di deterrenza per eccellenza.
Le prime due unità verranno consegnate nel 2027 e nel 2029 sostituendo altrettanti sottomarini della classe Sauro risalenti alla metà degli anni ’80 e non più adeguati alle future sfide operative. La nuova serie di battelli, che saranno costruiti presso il cantiere di Muggiano (SP), vedrà rispetto alla più moderna classe Todaro una fortissima evoluzione in termini di impianti e concetti operativi (l’acronimo NFS caratterizza il fatto che il progetto costituisce il trait d’union tra l’affidabile progetto italo-tedesco U212A e le tecnologie emergenti del nuovo secolo). “I sottomarini sono tra i mezzi più avanzati concepiti e realizzati dal genere umano. Il loro sviluppo è un vero e proprio volano in grado di guidare l’acquisizione e il consolidamento di capacità industriali e tecnologiche, con potenziali grandi ricadute in diversi altri settori e un importante ritorno per il Sistema Paese” ha aggiunto l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone.
Il programma U212NFS garantirà al Paese un’efficace e credibile capacità di deterrenza e sicurezza nei bacini marittimi d’interesse nazionale e le collegate infrastrutture critiche che si sviluppano lungo i fondali marini che, in quanto al di sotto della superficie del mare, alle volte rimangono distanti dalla comune percezione dei problemi e delle priorità.
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